Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Eravamo ubriachi» I kosovari patteggiano
Otto mesi quello che lavora e vive a Venezia . Un anno il fratello. I due kosovari protagonisti della folle serata di giovedì hanno deciso di patteggiare ieri mattina di fronte al giudice monocratico Stefano Manduzio e sono ritornati subito in libertà, visto che la pena è stata sospesa. D’altra parte quando il giudice ha chiesto loro se volevano dire qualcosa, la risposta è stata laconica: «Non ci ricordiamo niente, eravamo troppo ubriachi», hanno spiegato. I due fratelli erano stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale dopo che avevano seminato il panico sulla direttrice San MarcoRialto. Il primo parapiglia era scoppiato in calle larga San Marco, tra i tavolini del ristorante Ai Specchieri. I due si erano presentati alle 20 e avevano subito attaccato briga: hanno iniziato a urlare e minacciare, hanno rubato un coltello da uno dei tavoli e poi hanno preso a sberle un cameriere che stava cercando di chiamare le forze dell’ordine. Quindi si erano trascinati in un altro locale e poi fino in calle dei Stagneri, dietro San Bortolo, dove avevano chiesto di bere ancora alcolici. Alla replica dei camerieri dell’Antico Calice che in quel luogo non si serve al banco, erano andati in escandescenze. Nel trambusto hanno anche ferito con il coltello rubato in precedenza un cliente francese del locale, che era vicino all’ingresso. Fuori dal ristorante, in calle, i due «balordi» sono stati malmenati da un passante, poi è arrivata anche la polizia. Ma persino gli agenti hanno dovuto faticare per immobilizzare i due stranieri, tanto che uno dei poliziotti è stato ferito; l’ arrivo di una seconda volante a rinforzo, però, ha posto fine a un’ ora e mezza di delirio, bloccando definitivamente i due stranieri ubriachi. Su ordine del pm di turno Massimo Michelozzi i fratelli sono stati arrestati e ieri mattina, alla Cittadella della giustizia, c’è stata l’udienza di convalida con la condanna.