Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«The mask» E l’enoteca ora vende le protezioni
VENEZIA Matteo ha diciannove anni, il fratello Luca 17, la sorella Martina 16. Sono romani, di famiglia sono titolari di alcune enoteche nella Capitale, con un punto vendita da meno di un anno aperto a Venezia. «Ci siamo trovati in ginocchio. Allora, abbiamo proposto a nostro padre, Marco Guerrini, di trasformarne alcune in negozi di mascherine – racconta Matteo – Siamo partiti da Roma e da una settimana siamo a Venezia». Le casse di legno dei vini sono ancora accatastate nel retrobottega di «La Maska», in Rio Terà de la Maddalena, di fronte alla calle che porta al Casinò. «Le nostre mascherine sono fatte in Italia, per cercare di risollevare un po’ l’economia e garantire la qualità – sottolinea Matteo – Ce ne sono in cotone, lino, seta, alcune biodegradabili. Sono personalizzabili, in ogni punto vendita abbiamo messo una macchina da cucire. Abbiamo visto tanti giovani a Roma non indossarla, il nostro è un modo per invogliarli a metterla». Non sono però mancate le polemiche: un post di una signora su Facebook, circolato su alcuni gruppi veneziani e poi eliminato, denunciava il mancato rispetto del distanziamento e lo descriveva come un altro negozio di paccottiglia. «Ci hanno accusati di speculare – conclude Matteo – Ma vogliamo contribuire a far finire la pandemia. E tornare alle enoteche». (c. ga.)