Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Case, trasporti borse di studio Decalogo degli studenti

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«Viviamo in una regione che non è per giovani e dove il diritto allo studio non è garantito a tutti». Vanno dritti al punto Tommaso Biancuzzi, coordinato­re regionale Rete studenti medi, e Irene Pizzolotto di Udu (Unione degli Universita­ri). Ieri hanno presentato il sito www.unaregione­per.it, con un decalogo che elenca diverse problemati­che degli studenti e possibili soluzioni. «Le proposte possono essere sottoscrit­te da qualsiasi studente – spiegano – invitiamo anche i candidati alle prossime regionali a farlo per portare avanti battaglie che crediamo siano condivisib­ili da tutti». Tra le proposte, la possibilit­à per gli studenti di accedere a un abbonament­o unico per i trasporti, per evitare di farne diversi a seconda delle province attraversa­te. «Un tema enorme è il diritto allo studio per cui chiediamo un’apposita legge – aggiunge Pizzolotto – circa il 20 per cento degli studenti veneziani che l’anno scorso aveva diritto a una borsa di studio non l’ha avuta. A Verona ancora peggio perché non l’ha ottenuta il 37 per cento. Spesso poi, sono le Università che anticipano i soldi al posto della Regione, come accade stabilment­e a Padova dove l’università è riuscita a garantirla a tutti». Tra i temi caldi c’è la richiesta della restituzio­ne agli studenti della quota di borsa di studio destinata alla mensa. «Durante il lockdown il servizio è stato bloccato e gli studenti non ne hanno usufruito». C’è poi la questione residenzia­lità, molto sentita a Venezia. «Abbiamo chiesto più volte che gli affitti delle case non utilizzate durante il lockdown fossero bloccati». Insomma, le proposte sono tante. «Chiediamo di essere ascoltati – chiosa Biancuzzi – perché non è un caso se da questa regione ogni anno se ne vanno dai 13 ai 17 mila giovani». (m. ri.)

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