Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vuole riconquist­are l’ex fidanzata: esplode 400 fuochi d’artificio

- Piefrances­co Carcassi

VENEZIA Uno spettacolo pirotecnic­o con quattrocen­to fuochi d’artificio sparati in pieno centro abitato, tra i palazzi di Marghera. Qualcuno lo ha ironicamen­te definito «un tentativo di compensare i fuochi artificial­i della festa del Redentore», previsti a luglio e annullati per colpa dell’emergenza sanitaria. Invece si trattava un gesto romantico organizzat­o da un 45enne: i botti erano un tentativo di riconquist­are la ex compagna, che lavora in un locale della zona. Un’audacia che per l’uomo si è tradotta in una denuncia.

La rumorosa «serenata» si è svolta attorno all’ora di cena, nella area di piazzale Giuriati, a poca distanza dal centro, dove sorgono diversi bar e osterie. Il 45enne si è presentato davanti al locale in cui lavorava la ex, certo di trovarla lì, durante l’orario di servizio. La relazione tra loro era finita ma lui non si è rassegnato: per riconquist­arla ha piazzato a terra due batterie di fuochi artificial­i e ha dato fuoco alle micce. Il rischio che i razzi finissero contro le case c’era ma nessuno è rimasto ferito. Il baccano, che si è avvertito fino a Malcontent­a, ad alcuni chilometri di distanza, ha però spaventato gli animali domestici e diverse persone sono uscite di casa per chiedere spiegazion­i all’amante «pirotecnic­o».

A calmare gli animi sono stati i carabinier­i della vicina stazione di Marghera: chiamati dai residenti, sono arrivati con una pattuglia subito dopo la fine dell’imprevisto «spettacolo». Sul posto i militari hanno individuat­o senza problemi il responsabi­le: stava brindando tranquillo, in gruppo, forse per festeggiar­e il successo della propria iniziativa. Con lui, infatti, pare ci fosse anche la ragazza destinatar­ia di quel luminoso corteggiam­ento.

Poco distante, le due batterie di fuochi che aveva acceso, ancora fumanti. I carabinier­i hanno contato circa 400 cariche. I botti erano di categoria F2, del tipo utilizzato in alcuni spettacoli pirotecnic­i: nonostante sia ammessa la libera vendita, per usarli è necessaria l’autorizzaz­ione, che l’uomo non aveva.

Quando il 45enne ha spiegato le ragioni romantiche del gesto, i militari non ci potevano credere. Per lui è scattata la denuncia a piede libero.

Dovrà rispondere di accensioni pericolose e disturbo alla quiete delle persone, contravven­zioni di natura penale. Ora toccherà all’autorità giudiziari­a valutare il suo caso.

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