Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Vuole riconquistare l’ex fidanzata: esplode 400 fuochi d’artificio
VENEZIA Uno spettacolo pirotecnico con quattrocento fuochi d’artificio sparati in pieno centro abitato, tra i palazzi di Marghera. Qualcuno lo ha ironicamente definito «un tentativo di compensare i fuochi artificiali della festa del Redentore», previsti a luglio e annullati per colpa dell’emergenza sanitaria. Invece si trattava un gesto romantico organizzato da un 45enne: i botti erano un tentativo di riconquistare la ex compagna, che lavora in un locale della zona. Un’audacia che per l’uomo si è tradotta in una denuncia.
La rumorosa «serenata» si è svolta attorno all’ora di cena, nella area di piazzale Giuriati, a poca distanza dal centro, dove sorgono diversi bar e osterie. Il 45enne si è presentato davanti al locale in cui lavorava la ex, certo di trovarla lì, durante l’orario di servizio. La relazione tra loro era finita ma lui non si è rassegnato: per riconquistarla ha piazzato a terra due batterie di fuochi artificiali e ha dato fuoco alle micce. Il rischio che i razzi finissero contro le case c’era ma nessuno è rimasto ferito. Il baccano, che si è avvertito fino a Malcontenta, ad alcuni chilometri di distanza, ha però spaventato gli animali domestici e diverse persone sono uscite di casa per chiedere spiegazioni all’amante «pirotecnico».
A calmare gli animi sono stati i carabinieri della vicina stazione di Marghera: chiamati dai residenti, sono arrivati con una pattuglia subito dopo la fine dell’imprevisto «spettacolo». Sul posto i militari hanno individuato senza problemi il responsabile: stava brindando tranquillo, in gruppo, forse per festeggiare il successo della propria iniziativa. Con lui, infatti, pare ci fosse anche la ragazza destinataria di quel luminoso corteggiamento.
Poco distante, le due batterie di fuochi che aveva acceso, ancora fumanti. I carabinieri hanno contato circa 400 cariche. I botti erano di categoria F2, del tipo utilizzato in alcuni spettacoli pirotecnici: nonostante sia ammessa la libera vendita, per usarli è necessaria l’autorizzazione, che l’uomo non aveva.
Quando il 45enne ha spiegato le ragioni romantiche del gesto, i militari non ci potevano credere. Per lui è scattata la denuncia a piede libero.
Dovrà rispondere di accensioni pericolose e disturbo alla quiete delle persone, contravvenzioni di natura penale. Ora toccherà all’autorità giudiziaria valutare il suo caso.