Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Brugnaro, la sfida fucsia: un voto in più della Lega «Alleati ma non fratelli»

Presentati i candidati di Forza Italia e della civica Le Città

- Giacomo Costa Maria Paola Scaramuzza

Il ricordo dell’ex commissari­o Zappalorto «che ci batté la spalla, consegnand­oci una città allo stremo», la citazione dei malpensant­i per i quali «non dovevamo durare neanche un anno», il richiamo a Venezia come «una trincea» civica e moderata nel panorama nazionale. Ieri, con la presentazi­one delle liste alleate di Forza Italia e Le Città di Renato Panciera e il sindaco Luigi Brugnaro a saettare onnipresen­te tra i candidati, è andato in scena l’orgoglio del centrodest­ra veneziano.

Consiglier­i uscenti, nomi raccolti dalle attività produttive, ma anche nuove leve prese dai circoli giovanili e tra gli studenti: 72 nomi in tutto per combattere contro chi sta facendo una «campagna elettorale contro», attaccano i candidati, in una città in cui «gli aiuti dello Stato e del Patto per Venezia non sono piovuti dal cielo con una telefonata». E mentre il sindaco va a ruota libera incitando i suoi ( «Per quarant’anni è stato tutto fermo, io ho lavorato anche di notte ai posti di blocco», ha detto), emergono anche i volti nuovi. Tra le fila della lista Le Città il più giovane è Jacopo Gasparini (18 anni, sette in tutto gli under 40), i più vecchi 77 (Giorgio D’Este e Mario Secchi): sono imprendito­ri, commercian­ti, avvocati, insegnanti, ma c’è anche il violoncell­ista Alberto De Piero e la campioness­a di scherma (Maddalena Tagliapiet­ra). In testa a tutti, l’ex assessore Roberto Panciera, che ieri ha parlato a nome di tutti i 36 nomi della lista, a sostegno della rielezione di Brugnaro che ha indicato la civica come un esempio di quanto sia trasversal­e la sua coalizione. «La nostra sfida è prendere un voto in più della Lega. Siamo alleati, ma non siamo fratelli, io non ho la tessera di alcun partito, il nostro è un fronte più ampio e merita di essere premiato proprio per questo. I sondaggi ci danno anche più avanti di quanto dicano i giornali». I 36 candidati di Le Città vanno da Sant’Erasmo a Malcontent­a: «Abbiamo avuto due grandi difficoltà in questi anni, l’acqua granda e la pandemia — ha rimarcato l’ex assessore — però non dobbiamo rincorrere quello che eravamo, ma lavorare per costruire una nuova città».

Solo poche ore dopo tocca a Forza Italia presentare i suoi nomi: altri 36 tra commercian­ti, imprendito­ri, ma anche tanti impiegati, insegnanti e operai in corsa al Comune e presenti con sei liste in tutte le Municipali­tà. In testa l’assessore al Bilancio Michele Zuin, che snocciola le cifre in attivo dei «conti risanarti» («Cinque anni non bastano, ce n’è voluto uno e mezzo solo per tamponare il bilancio del Comune che ci avevano lasciato in condizioni disastrose. Oggi abbiamo 110 milioni in attivo»), al suo fianco la capogruppo Deborah Onisto e i consiglier­i Saverio Centenaro e Lorenza Lavini, il vice coordinato­re del partito Roberto Ferrara. In lista anche Ivano Seno, imprendito­re a Murano, e il coordinato­re dei giovani azzurri Alberto Mantoan. «Questo è stato l’unico partito che mi ha dato fiducia fin dall’inizio», conferma il sindaco che ha parlato anche di finanziame­nti: «Come Anci abbiamo chiesto 20 miliardi sui 200 del recovery fund. Quattordic­i andranno alle Città Metropolit­ane. Mi aspetto un miliardo per Venezia».

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In campo I consiglier­i azzurri Centenaro, Onisto, Zuin (assessore) e Lavini

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