Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Brugnaro, la sfida fucsia: un voto in più della Lega «Alleati ma non fratelli»
Presentati i candidati di Forza Italia e della civica Le Città
Il ricordo dell’ex commissario Zappalorto «che ci batté la spalla, consegnandoci una città allo stremo», la citazione dei malpensanti per i quali «non dovevamo durare neanche un anno», il richiamo a Venezia come «una trincea» civica e moderata nel panorama nazionale. Ieri, con la presentazione delle liste alleate di Forza Italia e Le Città di Renato Panciera e il sindaco Luigi Brugnaro a saettare onnipresente tra i candidati, è andato in scena l’orgoglio del centrodestra veneziano.
Consiglieri uscenti, nomi raccolti dalle attività produttive, ma anche nuove leve prese dai circoli giovanili e tra gli studenti: 72 nomi in tutto per combattere contro chi sta facendo una «campagna elettorale contro», attaccano i candidati, in una città in cui «gli aiuti dello Stato e del Patto per Venezia non sono piovuti dal cielo con una telefonata». E mentre il sindaco va a ruota libera incitando i suoi ( «Per quarant’anni è stato tutto fermo, io ho lavorato anche di notte ai posti di blocco», ha detto), emergono anche i volti nuovi. Tra le fila della lista Le Città il più giovane è Jacopo Gasparini (18 anni, sette in tutto gli under 40), i più vecchi 77 (Giorgio D’Este e Mario Secchi): sono imprenditori, commercianti, avvocati, insegnanti, ma c’è anche il violoncellista Alberto De Piero e la campionessa di scherma (Maddalena Tagliapietra). In testa a tutti, l’ex assessore Roberto Panciera, che ieri ha parlato a nome di tutti i 36 nomi della lista, a sostegno della rielezione di Brugnaro che ha indicato la civica come un esempio di quanto sia trasversale la sua coalizione. «La nostra sfida è prendere un voto in più della Lega. Siamo alleati, ma non siamo fratelli, io non ho la tessera di alcun partito, il nostro è un fronte più ampio e merita di essere premiato proprio per questo. I sondaggi ci danno anche più avanti di quanto dicano i giornali». I 36 candidati di Le Città vanno da Sant’Erasmo a Malcontenta: «Abbiamo avuto due grandi difficoltà in questi anni, l’acqua granda e la pandemia — ha rimarcato l’ex assessore — però non dobbiamo rincorrere quello che eravamo, ma lavorare per costruire una nuova città».
Solo poche ore dopo tocca a Forza Italia presentare i suoi nomi: altri 36 tra commercianti, imprenditori, ma anche tanti impiegati, insegnanti e operai in corsa al Comune e presenti con sei liste in tutte le Municipalità. In testa l’assessore al Bilancio Michele Zuin, che snocciola le cifre in attivo dei «conti risanarti» («Cinque anni non bastano, ce n’è voluto uno e mezzo solo per tamponare il bilancio del Comune che ci avevano lasciato in condizioni disastrose. Oggi abbiamo 110 milioni in attivo»), al suo fianco la capogruppo Deborah Onisto e i consiglieri Saverio Centenaro e Lorenza Lavini, il vice coordinatore del partito Roberto Ferrara. In lista anche Ivano Seno, imprenditore a Murano, e il coordinatore dei giovani azzurri Alberto Mantoan. «Questo è stato l’unico partito che mi ha dato fiducia fin dall’inizio», conferma il sindaco che ha parlato anche di finanziamenti: «Come Anci abbiamo chiesto 20 miliardi sui 200 del recovery fund. Quattordici andranno alle Città Metropolitane. Mi aspetto un miliardo per Venezia».