Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Atenei aperti, primi prof a distanza
Ca’ Foscari, alcuni docenti in video: studenti divisi tra aula e web. App per prenotare i posti
Lezioni riprese. Ieri a Ca’ Foscari i primi corsi di Lingue con una parte di studenti in aula, una parte a distanza. Come anche alcuni docenti. Per tutto l’anno, dalla laguna a Verona, gli Atenei veneti avranno didattica mista.
VENEZIA È stata la prima università del Veneto a ripartire con le lezioni in presenza, con una parte di alunni in aula e una parte collegata in streaming. E per i ragazzi è sembrato di fare un salto nel futuro: microfoni ambientali, telecamere, proiettori dietro le cattedre e dispositivi con cui i docenti potevano visualizzare oggetti e documenti per consentire anche a chi era collegato in remoto di vedere sul proprio schermo fotocopie e libri utilizzati a lezione. Non solo, sono anche state fatte lezioni con gli alunni in presenza e i docenti – esonerati per motivi di salute – collegati da casa loro.
Ieri, l’università Ca’ Foscari di Venezia ha aperto i suoi cancelli. Per ora è partita solo l’Area Linguistica; da lunedì prossimo inizieranno le lezioni anche quella Umanistica, Economica e Scientifica. Ma sono tanti gli studenti di lingue a Venezia: sono circa 2.500 le prenotazioni registrate ieri per seguire i corsi in presenza e già 12mila quelle pervenute per l’intera settimana. Contando che gli alunni potevano seguire più di un corso in presenza, sono circa 2000 i ragazzi che sono tornati a sedere nelle aule universitarie; ai quali vanno sommati tutti quelli che hanno seguito in streaming.
Ca’ Foscari ha infatti organizzato le lezioni su un doppio binario: si può seguire sia in presenza che online e chi vuole frequentare di persona deve prenotarsi il posto tramite il sito o l’apposita app (c’è una capienza massima): «Ho appeno terminato la lezione di coreano – dice Maia Pivetta, studente del terzo anno – ho prenotato il mio posto con l’app e sono entrata dopo aver esibito il qr code che certificava la prenotazione e dopo che mi hanno misurato la temperatura». Le norme di sicurezza sono stringenti: in università entra solo chi ha prenotato, se si esce anche un solo minuto dalla sede è necessario ripetere il check in per rientrare, e a lezione tutti devono indossare la mascherina. Ciò che ha però colpito maggiormente gli studenti è l’organizzazione iper-tecnologica della didattica messa in piedi da Ca’ Foscari, che per dotarsi di apparecchiature e macchinari ha investito oltre un milione di euro.
Le aule sono infatti dotate di telecamere (in alcuni casi seguono addirittura i moviafferma che l’ultimo lunedì del mese si potrà tornare negli spazi studio presenti nelle varie sedi, anche se con obbligo di mascherina e posti contingentati, e ricercatori e dottorandi potranno frequentare liberamente le strutture universitarie senza autorizzazione. Per le lezioni, a giugno il rettore aveva affermato di garantire la modalità duale per tutte le lauree magistrali, mentre le triennali saranno quasi del tutto online.