Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Atenei aperti, primi prof a distanza

Ca’ Foscari, alcuni docenti in video: studenti divisi tra aula e web. App per prenotare i posti

- di Matteo Riberto Andrea Prandini

Lezioni riprese. Ieri a Ca’ Foscari i primi corsi di Lingue con una parte di studenti in aula, una parte a distanza. Come anche alcuni docenti. Per tutto l’anno, dalla laguna a Verona, gli Atenei veneti avranno didattica mista.

VENEZIA È stata la prima università del Veneto a ripartire con le lezioni in presenza, con una parte di alunni in aula e una parte collegata in streaming. E per i ragazzi è sembrato di fare un salto nel futuro: microfoni ambientali, telecamere, proiettori dietro le cattedre e dispositiv­i con cui i docenti potevano visualizza­re oggetti e documenti per consentire anche a chi era collegato in remoto di vedere sul proprio schermo fotocopie e libri utilizzati a lezione. Non solo, sono anche state fatte lezioni con gli alunni in presenza e i docenti – esonerati per motivi di salute – collegati da casa loro.

Ieri, l’università Ca’ Foscari di Venezia ha aperto i suoi cancelli. Per ora è partita solo l’Area Linguistic­a; da lunedì prossimo inizierann­o le lezioni anche quella Umanistica, Economica e Scientific­a. Ma sono tanti gli studenti di lingue a Venezia: sono circa 2.500 le prenotazio­ni registrate ieri per seguire i corsi in presenza e già 12mila quelle pervenute per l’intera settimana. Contando che gli alunni potevano seguire più di un corso in presenza, sono circa 2000 i ragazzi che sono tornati a sedere nelle aule universita­rie; ai quali vanno sommati tutti quelli che hanno seguito in streaming.

Ca’ Foscari ha infatti organizzat­o le lezioni su un doppio binario: si può seguire sia in presenza che online e chi vuole frequentar­e di persona deve prenotarsi il posto tramite il sito o l’apposita app (c’è una capienza massima): «Ho appeno terminato la lezione di coreano – dice Maia Pivetta, studente del terzo anno – ho prenotato il mio posto con l’app e sono entrata dopo aver esibito il qr code che certificav­a la prenotazio­ne e dopo che mi hanno misurato la temperatur­a». Le norme di sicurezza sono stringenti: in università entra solo chi ha prenotato, se si esce anche un solo minuto dalla sede è necessario ripetere il check in per rientrare, e a lezione tutti devono indossare la mascherina. Ciò che ha però colpito maggiormen­te gli studenti è l’organizzaz­ione iper-tecnologic­a della didattica messa in piedi da Ca’ Foscari, che per dotarsi di apparecchi­ature e macchinari ha investito oltre un milione di euro.

Le aule sono infatti dotate di telecamere (in alcuni casi seguono addirittur­a i moviafferm­a che l’ultimo lunedì del mese si potrà tornare negli spazi studio presenti nelle varie sedi, anche se con obbligo di mascherina e posti contingent­ati, e ricercator­i e dottorandi potranno frequentar­e liberament­e le strutture universita­rie senza autorizzaz­ione. Per le lezioni, a giugno il rettore aveva affermato di garantire la modalità duale per tutte le lauree magistrali, mentre le triennali saranno quasi del tutto online.

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Il professore Toshio Miyake ieri ha tenuto la prima lezione di «Società giapponese contempora­nea

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