Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il caso: spot alla Storica Ricorso al Corecom Baretta sfida Brugnaro

Il sindaco diserta il confronto Rai. La difesa: impegnato

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VENEZIA E’ un fuoco di fila che comincia domenica pomeriggio e continua fino alla sera di lunedì. Prima lo spot pro Brugnaro dagli altoparlan­ti (che trasmettev­ano i programmi di RadioVenez­ia) durante i preparativ­i della Regata Storica, poi la sedia vuota nel confronto tra candidati nella sede della Rai. Giorgio Suppiej e Gian Angelo Bellati, capolista e portavoce della lista Idea Comune vogliono ricorrere al Corecom e al prefetto per i fatti della Storica («Maleducazi­one istituzion­ale, ma non solo, qualcuno deve intervenir­e», dicono), Pier Paolo Baretta invece sfida Brugnaro a un conf ronto pubbl i co («Scelga lui la data e luogo, non possiamo tollerare che la città non abbia modo di scegliere consapevol­mente il suo futuro sindaco», sottolinea il candidato del centrosini­stra).

A quanto pare né le polemiche per lo spot, tanto meno quelle del confronto «mancato» hanno scheggiato l’umore di Luigi Brugnaro, ieri impegnato quasi tutto il giorno alla Smart control room del Tronchetto tra i problemi per l’acquazzone che ha mandato sott’acqua mezza città e l’organizzaz­ione dei trasporti in vista dell’apertura delle scuole. «Io mi devo occupare dei problemi della città», pare abbia detto ai suoi collaborat­ori all’uscita delle prime polemiche. Ancor diretto più, (Baretta) quando lo l’avversario ha accusato di «evitare il contraddit­orio e il confronto di idee». «E’ un grave danno per la città, per le lettrici e gli elettori, per la democrazia, E’ una mancanza di rispetto che non possiamo tollerare», ha attaccato il candidato del centrosini­stra. «La sedia vuota è la metafora perfetta di questi ultimi cinque anni: totale indifferen­za nei confronti della città e di chi ci abita e ci lavora», ha rincarato la dose il segretario comunale del Pd Giorgio Dodi. Aggiunge Marc o S i t r a n , candidato dell’omonima lista civica. « Il comportame­nto del sindaco è inqualific­abi le. È una grave maled u c a z i o n e istituzion­ale oltre che di rispetto nei confronti dei cittadini. Per i l re fe rendum sulla separazion­e si è invece speso molto promu o v e n d o l’astensione».

La polemica era esplosa già domenica pomeriggio quando durante i preparativ­i della Regata Storica gli altoparlan­ti hanno trasmesso i programmi di RadioVenez­ia intervalla­ti dallo spot elettorale del sindaco. «L’accordo era quello di iniziare il collegamen­to alle 15.30 — spiega il presidente di Televenezi­a Giovanni Vindigni — Nella programmaz­ione precedente erano inseriti gli spot di Brugnaro come quelli di altri candidati, ma da quell’ora la radio non ha trasmesso alcuna pubblicità. Forse qualcuno ha anticipato il collegamen­to». Fatto sta che si sarebbe sentito l’invito a votare Brugnaro. «Ha utilizzato la sua carica per fare campagna elettorale, è scorretto e vietato dalla legge — interviene il candidato di Tutta la Città insieme Giovanni Andrea Martini — Usare la Storica, che ha fortemente voluto nonostante il Covid, come passerella politica mettendo per l’ennesima volta a rischio la salute delle persone è un fatto difficilme­nte commentabi­le». I collaborat­ori del sindaco fanno notare però che sia al Campiello che alla regata Luigi Brugnaro ha evitato di intervenir­e per non approfitta­re della propria posizione. ( f. b.)

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La sedia vuota alla tribuna elettorale della Rai. Doveva occuparla il sindaco Brugnaro che ha disertato l’incontro. Da sinistra Zecchi, Baretta e Sitran.
Tribuna elettorale La sedia vuota alla tribuna elettorale della Rai. Doveva occuparla il sindaco Brugnaro che ha disertato l’incontro. Da sinistra Zecchi, Baretta e Sitran.

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