Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dalla A alla C tutti pronti al calcio d’inizio

La squadra del ticket Marchetti-Venturato riparte a caccia dei playoff. La serie A rimane un obiettivo con la solita filosofia vincente: cedere i pezzi pregiati e puntare sugli affari «low cost»

- Dimitri Canello

Otto venete e due friulane pronte sui blocchi: la A al via già oggi con Verona e Udinese, nel prossimo weekend toccherà alla serie B e C. Le protagonis­te in campo tra i sogni e le ambizioni.

La filosofia è sempre la stessa. Vendere i migliori quando non li si può più trattenere e, in presenza di offerte irrinuncia­bili, compiere rinunce dolorose. È il caso di Davide Diaw, dove ancora una volta il Cittadella realizza una plusvalenz­a notevole con l’attaccante di Cividiale, rivenduto al Pordenone a un valore di circa otto volte superiore rispetto a quello pagato alla Virtus Entella.

A spiegare la decisione che ha condiziona­to tutto il mercato granata è Stefano Marchetti, il vero e proprio deus ex machina del mondo Cittadella, che ancora una volta scommette su se stesso e sul proprio fiuto per gli affari low cost ai nastri di partenza della nuova serie B. «Speravo che non mi facessero offerte per Diaw — ammette Marchetti — invece l’offerta giusta è arrivata, ed è arrivata sia alla società che allo stesso giocatore. A quel punto si è di fronte a un bivio: rifiuti la proposta precludend­ogli la possibilit­à di guadagnare cifre significat­ive e negando alle casse societarie una bella plusvalenz­a, o accetti? La nostra società ha sempre avuto una filosofia precisa e lo abbiamo lasciato andare, come era successo in passato con altri giocatori di l i ve l l o come Va rni e r e Kouamé». Il Cittadella, dunque, ancora una volta cambia e si rivoluzion­a. I primi sei volti nuovi sono quelli che si sono presentati al raduno d’inizio settembre e che sono già al lavoro a Lavarone, dove si è aggregato anche la mezzala Theophilus Awua, provenient­e dallo Spezia.

«Sono arrivati due attaccanti — spiega Roberto Venturato — Tavernelli è rapido, ha buona tecnica e anche la capacità di inseriment­o negli spazi, Ogunseye ha grande struttura, difesa del pallone e capacità di attaccare gli spazi. Mastranton­io è una mezzala giovane di buone qualità tecniche e di qualità di inseriment­o. Grillo è un giocatore che viene dal settore giovanile del Palermo, è al terzo anno di serie C, è un trequartis­ta rapido e svelto. Cassandro è un difensore destro che può fare anche il centrale, è a suo agio in entrambi i ruoli e ci tornerà molto utile, mentre Donnarumma è un esterno sinistro con ottime qualità tecniche». Nell’ambiente si confida molto in Roberto Ogunseye, una sorta di Romelu Lukaku della B, con tutte le debite proporzion­i, grande forza fisica e capacità di aprire gli spazi, con una tecnica non trascurabi­le per un giocatore della sua stazza. Gli addetti ai lavori scommetton­o che possa essere lui il prossimo nome alla «Saranno famosi» del pianeta Cittadella. Un Cittadella che ancora una volta proverà la scalata alla serie A.

«Mi piace venire incontro alla palla — spiega Ogunseye — e attaccare la profondità. Da piccolo uno dei miei più grandi idoli era David Trezeguet, è da lui che cerco di prendere spunto. Sono qui a Cittadella per tentare la sfida della serie B, sono onorato di essere stato scelto. Io darò massimo impegno, massima disponibil­ità e sacrificio. Quando ti chiama il Cittadella dici subito di sì, sono consapevol­e però di dover ancora dimostrare tutto. Non ho particolar­i ricette da mettere sul tavolo: basta lavorare bene, non servono magie. Vivo questa opportunit­à con grande serenità, avevo un obiettivo che mi ero prefissato anche lo scorso anno all’Olbia e l’abbiamo centrato. E quest’anno spero di dimostrare di essere da serie B».

Il mercato

La punta Davide Diaw ceduto al Pordenone: un’ottima plusvalenz­a da poter reinvestir­e

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