Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Da sapere

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● Giuseppe Pillon è nato a Preganziol il 16 febbraio 1956.

● Ha iniziato ad allenare nel 1992, per poi lavorare in ogni categoria tra i «pro». In carriera conta 696 panchine.

● Tre le altre ha guidato Treviso, Genoa, Padova, Ascoli, Chievo, Bari, Empoli, Pisa, Livorno, Pescara e Cosenza.

Giuseppe Pillon, il calcio triveneto al via di una nuova stagione. Cosa si aspetta?

«Mi aspetto molto, perché credo che siamo in un momento di nuova fioritura di tutto il complesso, visti i risultati dell’ultima stagione più o meno a tutti i livelli».

Cominciamo dall’Udinese. Dove può arrivare?

«Credo molto in Luca Gotti, che ha fatto un lavoro eccezional­e lo scorso anno in un contesto delicato e di grande rivoluzion­e tecnica. La salvezza è stata un grande risultato, basti pensare a quanti anni l’Udinese sta vivendo nella massima serie consecutiv­amente. Per una città di centomila abitanti è un traguardo eccezional­e».

Un nome per la prossima stagione?

«Dico Kevin Lasagna. Ogni anno è un passo avanti».

Il Verona è reduce da un campionato eccellente. Dove potrà arrivare?

«Il fatto di aver confermato Ivan Juric in panchina è un passaggio fondamenta­le. Dopo un anno come quello scorso si poteva anche perdere l’allenatore, e invece il fatto che sia rimasto indica che il percorso fatto ha le basi per continuare. Certo, sono partiti giocatori fondamenta­li come Amrabat, che è stato il migliore

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