Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Crescere e lottare sempre, noi siamo il Vicenza»
«Grandissima voglia, motivazioni e coraggio». Parole chiave per Mimmo Di Carlo. Il tecnico del Vicenza, dopo la promozione in serie B, detta i principi base per la squadra e guarda alla prossima stagione con grande fiducia. «La mentalità e lo spirito ci sono già — assicura — e l’intensità e l’aspetto caratteriale mi assomigliano, sono quelli che vogliamo noi dello staff, la società e i tifosi». Del resto grinta e motivazioni al Mimmo biancorosso in campo non sono mai mancate. E tutto ciò lo ha trasferito al gruppo. Sugli obiettivi della prossima stagione, anomala causa Covid, ripete il mantra di questi mesi. «L’obiettivo più importante è il consolidamento della categoria — dice — per poi provare a fare qualcosa di diverso. Vogliamo stare nella parte sinistra della classifica». Che significa non accontentarsi mai, alzare sempre l’asticella. «Noi abbiamo vinto un campionato — continua Di Carlo — e dobbiamo continuare a lavorare sullo spirito di sacrificio e sulla voglia di essere una squadra rognosa, che lotta per 95 minuti per la vittoria. Battagliare è nel nostro Dna. L’arma vincente deve essere il gruppo, tutti devono essere e sentirsi importanti, e poi grande equilibrio, che in campo fa la differenza. La strada è il lavoro che nella scorsa stagione ci ha portato ad un risultato importante, e a quel lavoro dobbiamo dare continuità». Ma che Vicenza sarà quello di Di
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La strada tra i cadetti Lavoro e spirito di sacrificio non devono mancare mai. E poi il gruppo: con me tutti devono sentirsi importanti
Carlo in B? «Un Vicenza con un’idea di gioco condivisa, con ritmi alti. Con il coraggio di affrontare squadre forti che fanno la B da anni e formazioni scese dalla A. Rispetto per tutti e paura di nessuno». E i tifosi sognano. «Ci sono venti squadre che sognano — sorride Di Carlo — noi dobbiamo crescere, siamo nuovi della categoria. Però la voglia di giocarci sempre la partita ci deve essere perchè siamo il Vicenza. La stagione è strana, siamo partiti il 15 luglio e la voglia di fare la prima partita a Venezia è tanta. Non vediamo l’ora che arrivi il 26 settembre per iniziare questo campionato.
Sarà un torneo molto equilibrato, dovremo avere la forza di cambiare gli episodi e di portarli dalla parte nostra». Ma senza pubblico allo stadio Menti, nel fortino del Vicenza. «Sappiamo che la nostra gente ci dà tanto e quanto possa incidere nelle gare casalinghe, dobbiamo essere bravi subito ad abituarci a scendere in campo senza i nostri fantastici tifosi — conclude Di Carlo — dovremmo giocare come se ci fossero i diecimila tifosi del Menti e vincere anche per loro, che ci tengono tantissimo. Il Menti è storia, motivazioni, fuoco».