Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Tagliapietra a rischio: incompatibile» Lite col Comune: «Ritirerà il ricorso»
Francesco Tagliapietra potrebbe diventare presidente della Municipalità di Chirignago-Zelarino ma lasciare subito. Su di lui infatti pende una causa di incompatibilità, segnalata dal candidato della lista «Per Mestre e Venezia-Ecologia e solidarietà» Michele Boato. «E’ un elemento noto, già in via di risoluzione», precisa il comitato elettorale di Luigi Brugnaro. Il problema è legato al ruolo che Tagliapietra ricopre in Venezia Distribuzione, una delle aziende del canale di San Giuliano destinataria di ingiunzione esecutiva di demolizione da parte del Comune a cui la società ha presentato ricorso. Poco importa se qualche mese la giunta ha adottato (l’approvazione ci sarà con il prossimo consiglio comunale) il progetto di riqualificazione, bypassando i contenziosi, di tutta l’asta, il possibile presidente della Municipalità dei Zelarino si troverebbe nella situazione di avere una lite pendente con l’amministrazione considerando che è amministratore unico della società. La segnalazione è arrivata giovedì al prefetto perché il testo unico sugli enti locali non lascia spazio a interpretazioni: «Non può ricoprire la carica anche di consigliere di circoscrizione chi ha liti pendente». «L’elezione di un presidente di Municipalità in situazione di incompatibilità comporta l’obbligo di rifare le elezioni della Municipalità», attacca Boato. «Un attacco strumentale, arrivato da un candidato avversario che sente l’odore della sconfitta», risponde il Comitato elettorale di Brugnaro. Tagliapietra, così come prevede il testo unico, ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di incompatibilità. Il candidato ritirerà il ricorso (tanto più che la lite ormai è superata dal progetto adottato) eliminando l’elemento di incompatibilità. ( f. b.)