Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Urne con gli steward per evitare code Marinai ai seggi, 5 linee Actv ai privati
Oltre 1.500 scrutatori fanno il test per il covid. Vigili in forze per il distanziamento all’esterno
VENEZIA Cento vigili in più per garantire la tranquillità del distanziamento sociale al momento del voto e squadre volanti per dirimere problemi di assembramento: oggi dalle 7 del mattino a Venezia e Mestre parte il grande spiegamento di mezzi per garantire il voto in sicurezza. Con tanto di stewart, per garantire il distanziamento.
In tutta la provincia di Venezia qualcosa come 4.900 tra presidenti di seggio e scrutatori saranno impegnati in 823 sezioni, un esercito al quale si aggiungono agenti della polizia municipale, poliziotti, carabinieri e guardia di finanza che da ieri notte presidiano le sedi elettorali. Delegati del sindaco e forze dell’ordine sono stati già sottoposti a tampone, scrutatori e presidenti hanno avuto la possibilità di farsi testare: 991 lo hanno fatto nel territorio dell’Usl 3 ( 385 testati nel distretto di Favaro, 185 all’ex Giustinian, 156 a Noale, 142 a Dolo e 119 a Chioggia) e risultano negativi anche tutti i 567 che hanno fatto il test nell’Usl 4 del Veneto Orientale.
Col gran traffico di schede (quattro: referendum, Regione, Comune e Municipalità), nei seggi del capoluogo è garantita non solo una profusione di gel igienizzante, ma anche un protocollo di distanziamento e di sicurezza che in alcune sezioni vedrà la presenza di stewart reclutati dalla direzione Sportello del Cittadino e Imprese di Ca’ Farsetti. Sarà massiccia la presenza della protezione civile e degli agenti della Municipale schierati dal comandante Marco Agostini: cento in più rispetto alle scorse tornate, per un to
Giovani Sei ragazzi compiono oggi 18 anni e potranno partecipare alle quattro votazioni
tale di 135 agenti, più quelli impegnati nei servizi di centrale operativa con le altre forze dell’ordine e pronti a intervenire in caso di diverbi sul distanziamento.
Stare lontani nei cortili, nei corridoio, nelle aule-seggio è il must. A vigilare all’esterno saranno le forze dell’ordine; dentro l’edificio, i delegati del sindaco; all’interno del seggio, i presidenti.
A Venezia non c’è stata la fuga dai seggi per paura del contagio. Sostituiti venerdì i quattro presidenti che mancavano nelle 257 sezioni del capoluogo, ieri all’insediamento c’è stato un avvicendamento degli scrutatori in linea col passato. Non defezioni in massa ma neanche frotte di sostituti in coda.
A proposito: non ci saranno modifiche ai servizi Actv tra oggi e domani. Tutto regolare perché nella navigazione le linee 3, 6, 7, 10 e 13 saranno svolte da ditte esterne con propri mezzi. In passato i servizi avevano avuto modifiche e riduzioni perché diversi dipendenti svolgono servizio ai seggi, il numero dei lavoratori impegnato nelle sezioni è più o meno lo stesso, negli ultimi anni: circa 200 fanno i rappresentanti di lista, un centinaio sono presidenti o scrutatori. Quest’anno tra i problemi legati al Covid e il servizio ridotto ma con le esigenze delle scuole aperte, Avm ha deciso di non fare tagli ma di affidare alcuni servizi alle aziende private che già collaborano con la società.
Tra Regione e referendum, in 823 sezioni dell’intera Città metropolitana veneziana sono chiamati al voto 699.618 elettori. Nel capoluogo sono 205.710 ( 97.549 uomini e 108.161 donne), che votano anche per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale e delle Municipalità. Negli altri cinque comuni (Dolo, Cavallino, Eraclea, Portogruaro) sono circa 60 mila. A Venezia cresce la quota dei centenari che votano (104, 14 uomini e 90 donne) e sono 1.568 (801 ragazzi e 767 ragazze) i giovani che andranno per la prima volta al voto per eleggere sindaco e consiglieri. Sei diciottenni festeggiano la maggiore età proprio oggi.