Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Meno tagliandi (causa Covid) triplicate le avarie

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Estate di grande lavoro per la Guardia Costiera: il Covid-19 affonda le imbarcazio­ni della laguna veneta. Nell’ambito del progetto Mare Sicuro, i controlli sono aumentati del 325% e del 300% i soccorsi a persone. Ciò che emerge dai dati illustrati ieri dal capitano di vascello Marco Nobile, capo del Reparto operativo del Veneto, è che «le tipologie di avarie e incidenti evidenzian­o carenze di manutenzio­ne ai natanti da diporto, forse per difficoltà economiche». Problemi che si sono scontrati con la voglia di uscire in mare e così i militari hanno dovuto soccorrere più barche e persone. Tra i casi più rappresent­antivi l’intervento al largo di Jesolo a un’imbarcazio­ne con 8 persone a bordo di grandi dimensioni, capace di consumare 300 litri di gasolio all’ora, il cui serbatoio era stato riempito solo con mille euro di carburante e dopo due ore si è fermato in mare in una giornata con meteo non proprio favorevole. In tutto, i militari hanno eseguito 8.431 controlli contro i 2.592 del 2019. Le sanzioni sono passate da 70 a 329 (+470%), le unità soccorse da 10 a 36, gli interventi di ricerca e soccorso da 13 a 35. Crescono infine del 300% i soccorsi a persone: nel 2019 erano stati 25, nel 2020 sono saliti a 76. È capitato anche che i problemi dipendesse­ro ha aggiunto Nobile, «da condotte negligenti dei conduttori che non sempre sono stati prudenti». ( a. r. t.)

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