Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sale Paolino D’Anna Pressing sul sindaco delle donne più votate Consiglio, caos esclusi
La campagna elettorale in confronto è stata una passeggiata. Adesso per il sindaco Luigi Brugnaro comincia la cosa più difficile, fare la giunta, tra veti, pressioni, telefonate e consiglieri che bussano alla porta in continuazione. Ci sono gli exploit, chi può contare su cinque anni di esperienza ma non ha sfondato e gli outsider. La sfida è soprattutto dentro i fucsia, ma anche nella Lega, dove l’unico certo è il commissario provinciale Andrea Tomaello. Il sindaco si è preso qualche giorno di riposo, tornerà lunedì a Ca’ Farsetti ma ai suoi collaboratori ieri non è mai smesso di suonare il cellulare. Dati per certi Simone Venturini e Renato Boraso, dietro si sta scatenando la bagarre. Tra le donne Paola Mar, Laura Besio, Linda Damiano e Silvia Peruzzo Meggetto stanno facendo pressione per avere un posto in giunta. Di queste solo due potranno essere accontentate, una potrebbe essere nominata presidente del consiglio comunale su cui il sindaco vuole continuare con la linea rosa. Tra gli uomini Paolino D’Anna mette sul tavolo le sue 726 preferenze ottenute in 200 sezioni a significare la presenza su tutto il territorio, al contrario di quanto ha fatto ad esempio Alessandro Scarpa Marta (944, su pochi seggi), entrambi decisi a far pesare il carico di voti, così come Matteo Senno (474, il più giovane fucsia). Bagarre anche dentro la Lega con Sebastiano Costalonga che sta puntando i piedi, ma anche Silvana Tosi sembrerebbe aver chiesto di diventare assessore.
Gli altri certi sembrano essere invece Michele Zuin (Forza Italia) e Francesca Zaccariotto (Fratelli d’Italia). «Spintoni» all’ufficio elettorale dove i consiglieri esclusi (per una manciata di preferenze) sono andati a ricontrollare i voti. ( f. b.)