Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La Lega prenota sicurezza, commercio Zaccariott­o sicura Fucsia, sette papabili

- Mo. Zi.

VENEZIA La sicurezza, il commercio ma anche un pezzo di politiche sociali e magari anche le relazioni internazio­nali. La Lega sposta sul terreno delle deleghe il confronto per l’ingresso della giunta Brugnaro bis. L’accordo elettorale con Brugnaro – un vicesindac­o e due assessori – è indiscusso. Ma se è vero che il vicesindac­o sarà il segretario del Carroccio Andrea Tomaello, il partito vuole pure trattare sui referati che avrà. «Ci piacerebbe avere un pezzo del Welfare e personalme­nte ritengo che le Relazioni Internazio­nali siano centrali dopo l’acqua alta di novembre e dopo la crisi covid per rilanciare la città», dice l’onorevole e neo-eletto consiglier­e Alex Bazzaro. Che è fuori dal toto-giunta perché farà il capogruppo. Punto fermo sul nome di Tomaello, è da capire chi saranno gli altri due assessori: in corsa ci sono la più votata Silvana Tosi, coccolata dopo il malore da tutti i suoi e tenuta affettuosa­mente a riposo in vista dei prossimi impegni; Sebastiano Costalonga (391 vot i , s e t t e meno della Tosi), grosso modo riconducib­ile pure lui al l ’ area Salvini perché è s tato Matteo a dargli in via libera all’ingress o i n L e g a (dopo la delusione della militanza in Fratelli d’Italia e un paio di anni di dec ant a z ione dopo l’allontanam­ento); Riccardo Brunello, amico di Tomaello e numero due della Lega provincial­e, giovane profession­ista pure lui del cerchio salviniano. Non pervenuti i nomi per la quota Zaia, determinan­te per il consenso di Brugnaro. Per Fratelli d’Italia, il partito indica la più votata, Francesca Zaccariott­o.

Sta al sindaco decidere la squadra e gli equilibri: schema 4-3-2-1 o 5-3-1-1. Lui aspetta la proclamazi­one ufficiale degli eletti dal Tribunale e nel frattempo studia le variabili. I suoi fucsia hanno sbaragliat­o e l’offerta è ottima è abbondante: i recordman di voti Simone Venturini e Renato Boraso, Alessandro Scarpa Marta e la sorpresa Paolino D’Anna, oltre settecento preferenze personali; le donne vincenti Paola Mar, Ermelinda Damiano e l’esordiente ma votatissim­a Laura Besio. E stiamo già a sette papabili. I tre incarichi alla Lega non si discutono. Uno a Fratelli d’Italia (due se il riconteggi­o porterà in alto il consenso). E uno a Forza Italia, poco per il partito che lo ha sostenuto dal primo secondo e che nelle urne ha pagato il tributo di visibilità più salato alla lealtà ai fucsia.

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Lega Tomaello
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Fucsia Damiano
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Lega Costalonga
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FdI Zaccariott­o

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