Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Si schianta e muore a pochi metri dall’azienda del padre
Il tragico incidente a Cogollo del Cengio, a pochi metri dall’azienda del padre. Salvo l’amico
COGOLLO DEL CENGIO (VICENZA) Forse un colpo di sonno, oppure l’eccessiva velocità e l’asfalto bagnato, forse la mancanza di lucidità: la procura di Vicenza indaga sulle cause dello schianto che venerdì sera ha causato la morte di Alessio Costa, 21 anni. L’incidente è avvenuto a pochi metri dall’azienda del padre. Salvo l’amico che era con lui.
COGOLLO DEL CENGIO (VICENZA) Poco più che ventenni , avrebbero deciso di tirare fino all’alba, raggiungendo i locali del capoluogo ancora aperti, ma la loro trasferta notturna si è interrotta quasi subito, a Cogollo del Cengio, con l’auto che è finita fuori strada e ha cappottato più volte.
Quando i soccorritori sono intervenuti si sono trovati davanti un ammasso di lamiere: la Subaru Impreza era quasi irriconoscibile, compressa, deformata, stritolata come una lattina. All’interno il conducente, Alessio Costa, tornitore residente con i genitori e i fratelli a Velo d’Astico, era senza vita: ucciso dai traumi da schiacciamento riportati. Ad estrarlo dalle lamiere ci hanno pensato i vigili del fuoco. Avrebbe compiuto 22 anni il prossimo 22 dicembre. Lo schianto è avvenuto a circa cinquecento metri dall’azienda meccanica del padre Adriano.
L’amico passeggero invece, il 21enne Bryan Comparin di Arsiero, è sopravvissuto ed è stato trasferito all’ospedale di Santorso, in terapia intensiva. Secondo i medici non corre pericolo di vita. Per quanto in gravi condizioni il giovane dopo l’incredibile schianto è stato in grado di chiamare i numeri di emergenza per chiedere aiuto. Erano le 2.40 quando si sono mobilitati carabinieri, vigili del fuoco e le ambulanze del Suem. Quando sarà in grado Comparin verrà chiamato dai carabinieri a raccontare cosa sia accaduto mentre con l’amico percorreva la strada provinciale 350 della Valdastico, in località Ponte degli Schiri, provenendo da Arsiero.
Una tragedia su cui la procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta con l’obiettivo di fare chiarezza: già disposti alcuni accertamenti, tra cui le analisi del sangue sul conducente. Al momento si esclude che possa esserci stato il coinvolgimento di altri mezzi. I militari, che quanto prima faranno avere una relazione al magistrato di turno, possono solo ipotizzare quello che è accaduto nel tratto rettilineo che segue a due semicurve, in piena notte: forse l’operaio alla guida dell’auto di papà è stato colto da un colpo di sonno, forse non era lucido, forse a tradirlo è stata la velocità eccessiva e l’asfalto bagnato per la pioggia. I carabinieri della compagnia di Schio hanno rilevato infatti degli evidenti segni di frenata: gli ultimi metri prima che l’auto deviasse la marcia e finisse a lato della carreggiata, ribaltandosi più volte come una palla.
«La comunità è sconvolta, siamo vicini alla famiglia in questo momento» le parole del sindaco di Velo d’Astico, Giordano Rossi, dopo aver appreso della morte del suo giovane concittadino. Terzo di quattro figli, Alessio Costa da circa un anno lavorava alla Siderforgerossi Group Spa, nello stabilimento produttivo di Velo, impegnato come tornitore. A quanto pare voleva fare esperienza prima di entrare a far parte dell’azienda del padre, un’azienda meccanica. A piangerlo, ora, sono anche i tanti colleghi che lo avevano salutato solo poche ore prima e che non riescono a farsene una ragione. «Intendiamo organizzare una raccolta fondi tra colleghi ma vedremo di confrontarci anche con la famiglia» fanno sapere alcuni di loro.