Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Auto contro il bus: donna muore schiacciata tra le lamiere
Mira, Raffaella Cordì si era trasferita da poco dalla Calabria. Studentesse illese ma sotto choc
MIRA Forse la colpa è stata della pioggia, dell’asfalto bagnato dal temporale di ieri mattina, e di un tratto di strada traditore, dalle curve ripide. L’auto è sbandata ed è finita contro l’autobus, alto e massiccio come un muro, che arrivava proprio in quel momento dalla direzione contraria e che occupava proprio nello stesso istante la carreggiata opposta.
Quando l’ambulanza del 118 è arrivata per Raffaella Cordì non c’era più niente da fare, la sua automobile era accartocciata dopo lo spaventoso frontale con l’autobus di linea di Actv, una corsa scolastica con pochi ragazzi a bordo.
La tragedia si è consumata ieri, poco prima di mezzogiorno, a Marano di Mira. L’incidente subito dopo una curva di via Bacchin, arteria che nasce da via Miranese, in un tratto di strada pericoloso - come spesso ripetuto dai residenti della zona - ieri reso anche più infido dalla pioggia: l’asfalto è liscio, anche troppo dritto prima delle curve, oltre i guardrail non c’è niente, solo erba alta da entrambe le parti. La Fiat della giovane muoveva da Marano e procedeva in direzione del centro di Mira, l’autobus Actv della linea 56 - che fa servizio scolastico fino a Dolo - avanzava in direzione della frazione, sulla corsia opposta; dietro il mezzo pubblico, un’altra automobile con a bordo tre persone, rimaste solo lievemente ferite quando, nello schianto, hanno finito per tamponare l’autobus.
Raffaella con ogni probabilità non è riuscita a riprendere il controllo dell’auto dopo la curva, gli pneumatici sono slittati sul bagnato e si è trovata sulla strada del bus, che l’ha travolta, distruggendo la sua Bravo in uno schianto spaventoso. Ingenti i danni per il mezzo del trasporto pubblico: il pannello parabrezza si è staccato e il conducente, 40 anni, residente a Mira, è rimasto incastrato al posto di guida fino all’arrivo dei soccorsi, che lo hanno liberato dalle lamiere che gli imprigionavano le gambe. Sconvolto, l’autista è stato portato in ospedale per un controllo, mentre i tre feriti nel veicolo che seguiva l’autobus non hanno avuto bisogno di essere trasportati in pronto soccorso.
Illese le tre studentesse che viaggiavano a bordo della linea 56: non hanno riportato nemmeno un graffio, ma anche loro sono rimaste scioccate da quanto hanno visto succedere nel viaggio che le riportava a casa dopo la scuola.
Vigili del fuoco, carabinieri e sanitari del Suem 118 non hanno potuto fare nulla per la ragazza alla guida della Fiat Bravo. Raffaella Cordì aveva 22 anni, era arrivata nel Veneziano solo a metà settembre, assieme al suo ragazzo Alex, lui ha trovato lavoro come operaio in provincia di Venezia, ma è originario di Reggio Calabria, mentre lei era originaria della provincia di Catanzaro. Il mese scorso la coppia aveva completato il trasferimento, aveva trovato casa proprio a Mira, lasciandosi tutti gli affetti a centinaia di chilometri di distanza: le sorelle di Raffaella, i genitori, le zie con cui la ragazza continuava a tenersi in contatto online grazie ai social, gli amici.
I due ragazzi non hanno nemmeno avuto il tempo di conoscere i nuovi vicini o di avviare un giro di frequentazioni, tanto che ieri i carabinieri in prima battuta hanno dovuto faticare per riuscire a rintracciare i parenti della 22enne. I militari intendono ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto, anche se non sembrano esserci dubbi sulla sbandata accidentale della Fiat Bravo. Actv, intanto, ha espresso il suo cordoglio per la perdita della 22enne e ha manifestato la sua solidarietà all’autista, ieri pomeriggio ancora in stato di choc.
Frontale La causa potrebbe essere l’asfalto bagnato e liscio