Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Autorità, Martella apre: «Collaboraz­ione leale»

Il sottosegre­tario: 40 milioni all’anno per le dighe. Chioggia esulta per il Gpl. Porto, oggi lo sciopero

- A. Zo.

«Al sindaco Luigi Brugnaro

VENEZIA dico di smetterla con le polemiche. La campagna elettorale è finita e dev’esserci una leale collaboraz­ione istituzion­ale. Il testo sull’Autorità per la laguna ribadisce la centralità di Venezia e il suo interesse nazionale, che sono l’esatto contrario di un esproprio». Il sottosegre­tario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella tende la mano al sindaco, che anche ieri ha avuto parole dure per il governo e il nuovo ente, dopo l’approvazio­ne al Senato del decreto Agosto, che dovrebbe diventare legge giovedì alla

Camera. L’Autorità dovrà gestire e manutenere non solo il Mose, ma tutta la laguna. A guidarlo sarà un presidente nominato con Dpcm su proposta del ministero delle Infrastrut­ture « di concerto » con quello dell’Ambiente e «sentiti» Comune e Regione, che saranno presenti anche nel comitato di gestione. «Gli enti locali sono coinvolti, ma non si può pensare che abbiano potere di veto in una nomina del presidente del Consiglio», aggiunge Martella. Il senatore Udc Antonio De Poli ha però già pronta un’interrogaz­ione: «Il Governo ponga rimedio a questa misura che rischia seriamente di estromette­re gli enti locali da decisioni importanti che riguardano il futuro di Venezia».

Martella ricorda poi che gli emendament­i hanno lasciato la gestione dei canali interni al Comune, togliendol­i al nuovo ente, e hanno confermato una dotazione di 40 milioni di euro all’anno dal 2021 al 2034 per la manutenzio­ne del Mose. «Bisognereb­be essere soddisfatt­i, lo Stato sta mettendo tanti soldi per Venezia». Ora la prossima partita sarà quella delle grandi navi: nel Comitatone che dovrebbe essere convocato per fine mese sarà presentata la soluzione transitori­a, che conferma l’ipotesi degli «approdi diffusi» a Marghera per togliere le navi da crociera dal bacino di San Marco: oggi le «navi bianche» non ci sono per la crisi Covid, ma quando torneranno dovrebbero occupare i terminal container di cui già si parlava un anno fa (Tiv, per esempio) e pure la sponda nord del canale industrial­e nord, scelta dal Comitatone del 2017 come soluzione definitiva. Ora però i tempi sono cambiati e sul lungo termine si guarda a un terminal fuori laguna. Proprio a causa della preoccupaz­ione per il futuro delle crociere e del porto, oggi ci sarà uno sciopero dei sindacati confederal­i, con un corteo che partirà alle 9 dalla stazione di Venezia.

All’ok al decreto Agosto guardava con ansia anche Chioggia, visto che stoppava il deposito Gpl di Val da Rio. «Attendiamo l’esito finale alla Camera, ma non ci aspettiamo sorprese - affermano il sindaco Alessandro Ferro e il vice Marco Veronese - E’ una vittoria di tutta la città».

Contrario

De Poli (Udc): enti locali esclusi da decisioni importanti

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Palazzo Chigi Andrea Martella

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