Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cancelliera rubava le marche Il giudice: non può lavorare
Interdizione fino a 18 mesi. Trovati 8 mila euro a casa
VENEZIA Il ministero della Giustizia, per ora, non aveva preso alcuna decisione. E ci sarebbe stato il rischio teorico di rivederla circolare per i corridoi del tribunale, anche se per ora sta smaltendo le ferie fino a dicembre. Ma nei giorni scorsi, su richiesta del pm Andrea Petroni, il gip Massimo Vicinanza ha emesso un provvedimento di interdizione (durata massima 18 mesi) per la cancelliera dell’ufficio Gip Concetta Marramao, accusata di aver rubato decine di marche da bollo dagli atti, per poi rivenderle all’ormai ex segretaria della sede della Camera penale presso la Cittadella della giustizia. Entrambe sono indagati per peculato e autoriciclaggio, anche se il gip ha ritenuto di emettere la misura nei confronti di Marramao solo per il primo reato.
Il pm Petroni, dopo una serie di segnalazioni da parte di altri cancellieri relative a quelle marche «sospette», aveva messo le telecamere in entrambi gli uffici e agli atti ci sono dunque le immagini della cancelliera che ritaglia le marche e che poi le vende alla segretaria. Nell’arco di un paio di mesi di indagini, la procura ha ricostruito il furto di circa 3 mila euro, ma nella perquisizione che c’è stata poco prima di Ferragosto nell’abitazione della donna sono stati trovati 8 mila euro in contanti, che sono stati sequestrati. Marramao è stata sentita una settimana fa dal gip Vicinanza, visto che la procedura dell’interdizione prevede che l’interrogatorio di garanzia venga fatto prima del provvedimento: in quella sede – ma non avrebbe potuto fare altrimenti, viste le prove schiaccianti contro di lei – ha «ammesso gli addebiti», anche se non ha voluto specificare da quanto andasse avanti e le somme sottratte. (a. zo.)