Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Piovan Group allarga la famiglia e fa shopping in Emilia

- G.F.

SANTA MARIA DI SALA (VENEZIA) Metà della plastica riciclata nel mondo da bottiglie in Pet viene lavorata da impianti costruiti nello stabilimen­to centrale di Santa Maria di Sala (Venezia) e in altre sette sedi produttive nel globo, nelle quali, insieme a varie società di servizi e di distribuzi­one, operano 1.100 dipendenti che aumentano del 10% ogni anno. È il profilo di Piovan Group, quotata dal 2018 sul segmento Star di Borsa Italiana, che ha annunciato di avere acquisito interament­e Doteco Spa, società di Modena specializz­ata nei film plastici per confezioni alimentari e non. Si tratta di un’azienda che fattura poco meno di 20 milioni di euro, rilevata per un controvalo­re massimo di 22 milioni, dato da una quota di 15 milioni alla chiusura più una componente legata al margine operativo del biennio 2020-2021. Per supportare l’acquisizio­ne, Piovan farà leva su un finanziame­nto dedicato di 20 milioni. «È un’operazione – spiega l’Ad, Filippo Zuppichin – che rientra in una politica di crescita anche per linee esterne alla quale attribuire almeno un terzo dell’espansione del gruppo e che si è concretizz­ata in passato in acquisizio­ni negli Usa, in Germania e in Corea. Doteco presidia un’area strategica di prodotto, quella dei film per il packaging alimentare, diventata fondamenta­le perché legata alle crescenti richieste di sicurezza sanitaria». A interferir­e con i progetti di sviluppo di Piovan, casomai, è un tema diventato ricorrente e comune ai player del manifattur­iero veneto, ossia la difficoltà nel reperire manodopera specializz­ata. «Abbiamo costanteme­nte bisogno di tecnici programmat­ori, laureati o meno, ma il territorio ne produce meno di quanti il sistema industrial­e potrebbe assorbirne. Li cerchiamo anche andando direttamen­te all’università di Padova, fra studenti di ingegneria vicini alla tesi. Con risultati – prosegue il top manager – sempre più faticosi». Piovan ha chiuso il 2019 con ricavi per 234 milioni, in flessione del 5,4% sull’esercizio precedente (utile a 18,7 milioni dai 23,88 del 2018) e il primo semestre dell’anno in corso registra un fatturato per 100 milioni (13,8%) nonostante un Ebitda del 12,8%, migliore rispetto al 12,5% di un anno fa. Il 2020 si chiuderà dunque in flessione ma, prevede Zuppichin, «l’anno prossimo registrere­mo senz’altro una risalita. Durante la chiusura imposta dal Covid-19 abbiamo fatto ricorso appena a qualche settimana di Cassa integrazio­ne e la produzione si è oggi riassestat­a sui livelli di regime».

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Filippo Zuppichin è l’amministra­tore delegato di Piovan Group
Top manager Filippo Zuppichin è l’amministra­tore delegato di Piovan Group

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