Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Palcoscenici a Verona, ecco tutto il calendario
Stanno per ripartire le stagioni teatrali firmate dal Comune di Ve rona , aprendo il sipario dal punto esatto in cui si erano interrotte. Si comincia il 21 ottobre con « Mcbettu » diretto da Alessandro Serra, il 5 novembre «Sulla morte senza esagerare» del Teatro dei Gordi. La danza è in programma in 13 novembre con «Callas» di Ersiliadanza mentre il 26 novembre si torna alla prosa con «Le allegre comari di Windsor», per chiudere il 17 dicembre con «Graces» di Silvia Gribaudi. Questi cinque spettacoli rientrano nella rassegna «L’Altro Teatro» e andranno in scena al Teatro Camploy, ricalibrato su 136 posti per i distanziamenti imposti dal protocollo sanitario. Verranno recuperate anche le date inserite nei fuori abbonamento: il 29 ottobre Ippogrifo Teatro porterà in scena «La Papessa», il 20 novembre Iuvenis Danza eseguirà «On attend… piccolo Godot da camera», il 3 dicembre Lucia Salgarollo sarà sul palco per «Hic et nunc – on the nature of: Wolves», il 10 dicembre toccherà a Exp in «Dissipatio F. G.», mentre resta da definire l’appuntamento col Teatro Scientifico in «Oggi è Otello».
Il teatro amatoriale, che guadagna il marchio «Verona Passione Teatro», riprenderà con Artefanno Teatro, impegnato il 24 ottobre in «Badanti» e il 25 in «L’Erba del vicino», il 7 e 8 novembre sarà la volta di Trixtragos con «Quartet»
e a seguire ci saranno A filo d’Arte con «È possibile» (14 e 15 novembre), La Pocostabile con «Goldoni e le donne« (21 e 22 novembre ), Gtv Niù con «Veci, imbriaghi e foresti» (28 e 29 novembre), Verbavolant con «La terra in prestito» (5 e 6 dicembre) e Micromega con «Scambio di persone all’Italiana» (12 e 13 dicembre). Restano da programmare solo i due spettacoli del « Grande Teatro » ospitati al Teatro Nuovo: «Antigone» e «Mine Vaganti». Da oggi, tutte le rassegne comunali (Estate Teatrale Veronese, Verona Grande Teatro, Verona L’Altro Teatro e il neonato Verona Passione Teatro) verranno raccolte sotto il cappello del Sistema Teatrale Veronese, con un nuovo logo e una nuova grafica curati dallo studio grafico Tapiro. « Era un’esigenza che sentivo da tempo – precisa l’assessore alla cultura Francesca Briani – un modo per chiarire in modo inequivocabile non solo l’impegno economico del Comune per realizzare stagioni di qualità, ma anche la titolarità del progetto culturale in capo al direttore artistico Carlo Mangolini. Ogni stagione si avvale di irrinunciabili compagni di viaggio, primi tra tutti Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona e il Circuito Teatrale Arteven, ma il progetto artistico è in capo al Comune e questo va reso visibile anche sul piano grafico».