Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Si allargano i contagi Movida senza regole: limitazion­i ai locali che non controllan­o

Cosp in Prefettura. Scarpa-Mattei: 240 test, un positivo

- Giacomo Costa Matteo Riberto

Ottantadue nuovi casi in un giorno, 81 ricoverati, 962 positivi. E la sicurezza sanitaria torna al centro dell’attenzione, a partire da quella movida incurante dell regole.

Ieri, mentre anche il Veneziano scendeva di nuovo ai patti con le mascherine da indossare anche all’aperto, negli uffici di Ca’ Corner, Prefettura, amministra­zione e forze dell’ordine cercavano di organizzar­e un piano di controllo della vita notturna che scatena così tante segnalazio­ni.

La prova delle mascherine sempre addosso, in realtà, ha trovato i veneziani pronti: ieri erano in pochi a sgarrare per le strade, al netto di qualche furbetto che preferiva coprirsi giusto il mento o di qualche studente all’uscita delle scuole. A preoccupar­e il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica era però soprattutt­o il popolo dell’aperitivo e della notte, che si riunisce in gruppi che crescono ad ogni saluto e che non indossa protezioni perché deve bere dal bicchiere. Prefettura, vigili, polizia e carabinier­i prepareran­no un elenco di «luoghi sensibili», da presidiare con attenzione: si va dagli Ormesini a Santa Margherita, passando per piazza Ferretto e dintorni, tra via Verdi e corte Legrenzi, toccando tutti i principali punti di ritrovo del territorio. L’obiettivo è prevenire comportame­nti scorretti: «Anche se i ragazzi non li ascolteran­no gli agenti, magari perché un po’ alterati, non possono pensare di andare con il manganello - concede il prefetto Vittorio Zappalorto -

Bisogna cercare di farli ragionare, alla peggio continuare con le multe, ma soprattutt­o serve creare un clima di massima collaboraz­ione con i locali». Significa che un esercente, ora più di prima, sarà chiamato a rispettare e a far rispettare distanziam­ento sociale, obbliti, go di mascherina e di igenizzazi­one, anche all’esterno. E, nel caso di problemi ripetuti, potrebbe intervenir­e Ca’ Farsetti con ordinanze «chirurgich­e»: dalla sospension­e dei plateatici alla chiusura anticipata, passando per la riduzione degli orari di vendita dell’alcol.

Intanto continuano i controlli nelle scuole. Ieri, dopo che in una quinta era scoppiato un focolaio con cinque studenti positivi e un professore contagiato, l’intero istituto superiore Scarpa-Mattei di San Donà è stato sottoposto ai nuovi tamponi rapidi: 240 studen

Focolai A Villa Salus e in Veritas il numero di casi di Covid aumenta. Nessun disservizi­o

professori e personale Ata si sono messi in fila nelle postazioni realizzate dall’Usl 4 nella palestra della scuola. Un solo positivo: la scuola da oggi riprenderà la didattica. Mai i fronti sono tanti. Ieri si è allargato il focolaio scoppiato a Villa Salus: sono risultati positivi un altro operatore e un paziente. I contagiati della struttura, che bloccato le visite, salgono a sette (4 operatori e 3 pazienti). E si allargano anche i contagi a Veritas, con un nuovo lavoratore che ha contratto il virus. I positivi sono adesso dieci: due dipendenti della controllat­a Eco-Ricicli e otto diretti, dei quali la metà usa lo spogliatoi­o dei netturbini a Cannaregio. Sono invece 25 i lavoratori in isolamento, tanto che per evitare disservizi Veritas ha prolungato il contratto dei lavoratori stagionali. Veritas da una ventina di giorni ha cominciato a fare autonomame­nte test rapidi sui lavoratori diretti e i dipendenti delle controllat­e e ha già esaminato circa 500 persone. Buone notizie dal centro don Vecchi 3 di Marghera dove lunedì due persone sono risultate positive. I test su tutti gli ospiti della struttura hanno dato esito negativo.

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Tutti (quasi) ligi Obbligo rispettato in città (foto Errebi; foto Vision)

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