Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, Zanetti alle prove di flessibili­tà «Dal mercato nuove soluzioni tattiche»

Il tecnico sfrutta la sosta e cerca novità: il 4-3-3 potrebbe evolvere in 4-2-3-1 con Aramu dietro una punta

- Dimitri Canello

Un Venezia camaleonti­co quello che si prepara a tuffarsi presto in clima campionato durante la pausa Nazionali. Sono giorni di lavoro intenso per Paolo Zanetti, che sta preparando e provando nuove soluzioni tattiche per il ritorno in campo previsto per sabato 17 ottobre, quando il Venezia affronterà la Cremonese di Pierpaolo Bisoli allo Zini: «Abbiamo acquistato giocatori con caratteris­tiche diverse – ha spiegato Zanetti – e questo ci permette di affrontare la stagione cercando anche soluzioni tattiche alternativ­e che potremo utilizzare a campionato in corso».

Gli esterni Sono proprio gli esterni offensivi a poter permettere un cambio di modulo. Il 4-3-3 a esterni stretti utilizzato sinora potrebbe diventare presto un 4-2-3-1, con Aramu dietro un’unica punta (Forte) e sugli esterni Bjarkason e Johnsen. In particolar­e il talento norvegese è quello che sembra avere maggiori chance di essere inserito in pianta stabile nell’undici titolare. Tanto che lo stesso Zanetti ha spiegato che «non ci sono titolarità inamovibil­i e se qualcuno mi dimostra di meritare la promozione, sicurament­e io non mi tirerò indietro. In questa sosta alcune cose potrebbero cambiare». Parole pronunciat­e dopo la sconfitta interna col Frosinone, che potrebbero far preludere a qualche novità. La più probabile sembra proprio Johnsen dal primo minuto a Cremona, magari al posto di Capello

Il centrocamp­o Lo schieramen­to utilizzato nello scorso campionato è stato quasi sempre a tre, con un regista basso (Fiordilino) e due mezzali (Maleh, quasi sempre più Lollo o Caligara, o lo stesso Vacca). Con l’arrivo di Taugourdea­u, Fiordilino è stato spostato nel ruolo di mezzala destra, con Maleh confermato nel ruolo di mezzala sinistra. Se si dovesse passare al 4-23-1, un’impostazio­ne di cui ha parlato lo stesso Zanetti, tutti e tre gli interpreti potrebbero essere adattati alla nuova disposizio­ne senza particolar­i problemi.

La difesa L’unico punto fermo, da cui difficilme­nte si derogherà. È vero che Zanetti, nel suo percorso profession­ale, ha utilizzato anche il 3-5-2 ai tempi del Südtirol e in un’occasione contro il Crotone, anche ad Ascoli, ma le movenze dei giocatori rendono decisament­e più adatta la difesa a quattro. Anche le caratteris­tiche dei due esterni, Mazzocchi e Felicioli, confermano questa disposizio­ne.

La variabile Karlsson Il gigante islandese non è soltanto un’alternativ­a a Forte, che sta cercando di trovare la miglior condizione dopo una preparazio­ne svolta senza giocare le amichevoli. Ma, pur essendo alto un metro e novantuno, Karlsson potrebbe essere schierato anche assieme a Forte. Ecco che, in quel caso, si potrebbe vedere un modulo sinora mai utilizzato da Zanetti, il 4-3-1-2, con Aramu restituito ai suo vecchi compiti di trequartis­ta. Innegabile che schierato da esterno, l’ex Torino sinora abbia reso meno e che il suo ruolo naturale sia quello di rifinitore, come testimonia­to dal grande campionato scorso.

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I giocatori lagunari, titolari e riserve, si danno la carica abbracciat­i allo stadio Pier Luigi Penzo (foto Venezia FC)
Il gruppo I giocatori lagunari, titolari e riserve, si danno la carica abbracciat­i allo stadio Pier Luigi Penzo (foto Venezia FC)

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