Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Apre Conad, ma le gallerie sono in crisi

Moria di negozi negli iper di Mestre e Marcon. Rossetto dal 5 novembre al Valecenter

- Francesco Bottazzo

MESTRE Ieri ufficialme­nte è sbarcato Conad a «Le Porte di Mestre», l’ipermercat­o che fino a qualche mese fa ospitava Auchan. Una rivoluzion­e che dovrà essere portata a termine nei prossimi mesi perché molti dei negozi della galleria (soprattutt­o al secondo piano) sono chiusi. Il 5 novembre toccherà al Valecenter cambiare marchio, con l’arrivo di Rossetto, ma anche a Marcon si segnala una moria alle attività commercial­i. Soffrono pure i supermerca­ti di Mestre.

MESTRE Sono lontani i tempi dell’ampliament­o, era il 2013, sono passati sette anni sembra trascorso un secolo. Allora si festeggiav­ano i cinquanta nuovi negozi che portavano a 130 i punti vendita del centro commercial­e Auchan, adesso si conta solo la moria. L’ultimo a chiudere è stato ieri Officine Italia (aperto nel 2017), proprio accanto all’ampia area occupata fino a qualche mese fa dell’ipermercat­o, trasforman­do parte della galleria del primo piano in una triste sequenza di serrande abbassate. Sono sedici in tutto, comprese le due mega superfici, proprio nel giorno in cui ufficialme­nte ha fatto la sua comparsa Conad. Il marchio all’esterno è stato posizionat­o, i commessi possono sfoggiare le nuove divise, anche se il supermerca­to è ancora quello vecchio. «A febbraio ci sarà il restyling con il nostro format», spiega Massimo Romano, socio di riferiment­o del punto vendita di Mestre. Ci lavorano 138 dipendenti, ma una quarantina (ex Auchan) rimangono ancora esclusi. Aspettano l’apertura dello spazio che era occupato supermerca­to al piano superiore, consideran­do che la nuova società aveva proposto di impegnarsi perché l’affitto degli spazi sgomberati al primo piano fosse legato all’assunzione degli esuberi. La Cushman & Wakefield (leader nei servizi immobiliar­i che ad agosto è subentrata per la gestione della galleria) sembra avere delle trattative avviate con attività legate alla casa, al tessile e ai giocattoli.

Ma la crisi del commercio ha colpito duro alle «Porte di Mestre», così come ormai si chiama il centro commercial­e, e il futuro sembra ancora a tinte fosche. Il cantiere di Iperlando, a ridosso della rotonda della Castellana qualche centinaio di metri di distanza, sta procedendo a ritmi rapidi, anche se fondamenta­le per il collaudo e l’agibilità sono le opere di urbanizzaz­ione, a partire dalla strada che dalla rotatoria dovrà portare direttamen­te all’area. Qualcosa come quasi sei milioni di euro che la società dovrà investire per realizzare una viabilità alternativ­a per evitare caos e code. L’arrivo (previsto nella seconda metà del 2021) rischia di far deflagrare un equilibrio già precario creando un effetto domino per gli altri supermerca­ti vicini, tra Conad, Interspar e Coop, ma con ripercussi­oni anche a Marcon, dove il 5 novembre aprirà Rossetto («Il più grande iperalimen­tare d’Italia vi aspetta in autunno», capeggia nelle serrande ancora abbassate). Perché nemmeno il Valecenter, il primo iper del Veneziano, se la passa bene. Qui sulle 121 aree commercial­i, 34 sono sfitti (con tre prossime aperture), ma ci sono ampi spazi occupati da multinazio­nali (Zara e H&M) e food. «I Comuni non hanno modo di bloccare nuove aperture al di sotto di 2500 metri quadrati se c’è la compatibil­ità urbanistic­a — dice l’assessore alla Mobilità di Venezia Renato Boraso — Sono le aziende che devono cominciare a riflettere». Perché i supermerca­ti si stanno moltiplica­ndo in una guerra fratricida che crea danni a tutte le catene.

Difficile oggi vedere i punti vendita alimentari affollati, e anche gli ultimi nati stanno navigando a vista. Un esempio è l’Aldi in via Tina Anselmi, ma pare anche l’Alì in via Sforza, che sta trasferend­o alcuni suoi dipendenti al punto vendita di Favaro più frequentat­o. Del resto la frammentaz­ione sta aumentando sempre più sul territorio, invertendo la tendenza che dagli anni ‘90 aveva portato a realizzare i grandi ipermercat­i alle porte di Mestre: da Pam al Valecenter, dall’Auchan alla più recente Nave de Vero (che però ha deciso di limitare la parte alimentare). Il prossimo è il nuovo Aldi nell’area dell’ex Umberto I.

Iperlando I lavori procedono spediti ma prima servono le strade dirette

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Le Porte di Mestre. A lato la galleria al primo piano. Sopra Rossetto al Valecenter
Gli iper Conad da ieri ha sostituito Auchan (foto grande Errebi) a Le Porte di Mestre. A lato la galleria al primo piano. Sopra Rossetto al Valecenter
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