Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Forte, il top è vicino: «Cosa manca? Il gol»

- Dimitri Canello

Su di lui il Venezia ha scommesso forte, appunto. Prelevato a titolo definitivo dalla Juve Stabia, Francesco Forte, attaccante, è legato al club con un triennale: il puntero è lui.

Forte, quanto le serve per tornare al top della condizione?

«Mi sono sempre allenato. Chiarament­e mi manca il ritmo partita, non avendo disputato le amichevoli durante la mia permanenza estiva alla Juve Stabia. Ora, però, mi sento bene e spero di avere sempre più spazio».

Quanti gol si sente di promettere ai suoi nuovi tifosi?

«Non amo fare proclami. Sono sempre stato abituato a far parlare i fatti. Lavoro per aiutare la squadra a raggiunger­e i risultati che ci siamo prefissati».

C’è qualche compagno che, più di altri, l’ha sorpresa in questa prima fase?

«Devo dire la verità, più o meno li conoscevo tutti. Anche i ragazzi che sono arrivati dall’estero li avevo ammirati in alcuni video su youtube, per cui non c’è particolar­e sorpresa nell’apprendere di trovarmi in un grande gruppo. Sono sicuro che raggiunger­emo gli obiettivi che abbiamo ben scolpiti nella mente, in questa squadra ci sono tutti gli elementi per fare un gran campionato».

Cosa è mancato maggiormen­te alla squadra sinora?

«Facile a dirsi, il gol. Ne abbiamo segnato solo uno nelle prime due partite, per giunta su rigore. Dobbiamo sfruttare meglio anche i calci piazzati, alla Juve Stabia abbiamo risolto tante partite su calcio da fermo. Abbiamo due compagni di squadra come Taugourdea­u e Aramu che battono benissimo le punizioni, dobbiamo insistere per segnare anche su palla inattiva».

Cosa è cambiato nel suo modo di stare in campo da Castellamm­are a Venezia?

« Caserta giocava con gli esterni che correvano e io mi occupavo di presidiare l’area di rigore. Con Zanetti gli esterni giocano più stretti e si gioca più palla a terra. Mi adeguo volentieri alle esigenze dell’allenatore».

Ha sbagliato un rigore in Coppa Italia con la Carrarese. Le è pesato?

«Mi era già successo, ma non ci do alcun peso. Peraltro non è stato un errore determinan­te per il risultato finale. Chi mi conosce sa che certe cose mi scivolano addosso e che, anzi, dopo un errore riparto più forte di prima».

Dopo la pausa si va a Cremona. «Sappiamo che sarà una partita difficile, ma abbiamo consapevol­ezza dei nostri mezzi e vogliamo vincere».

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Sopra, Francesco Forte, 27 anni. Sotto, la squadra in azione contro il Frosinone (Vision)
Venezia Sopra, Francesco Forte, 27 anni. Sotto, la squadra in azione contro il Frosinone (Vision)
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