Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Influenza, vaccinazioni in tende e palasport
La
campagna è iniziata ieri: tanti i veneti che hanno chiesto il vaccino per l’influenza: 1 milione e 360mila le dosi comprate dalla Regione per proteggere gratis le persone oltre i 60 anni e i bimbi tra i sei mesi e i sei anni. Le dosi avanzate saranno per gli altri, a pagamento.
VICENZA «Siamo solo al primo giorno di vaccinazione, per cui è difficile avere già una sensazione di cosa succederà nelle prossime settimane, molto dipenderà da come evolverà la situazione epidemiologica e anche dall’esito della campagna informativa da parte dell’Usl 8 Berica».Non si sbilanciano alla Medicina di gruppo integrata «Medici Insieme» di Vicenza, alla quale il Comune ha messo a disposizione uno spazio di 160 metri quadrati dove effettuare le vaccinazioni antiinfluenzali in piena sicurezza, evitando ogni forma di assembramento. Le prenotazioni vengono gestite dalla segreteria e gli appuntamenti sono scadenzati: niente fila, attese minime e in pochi minuti si esce dall’ambulatorio. Un centinaio le vaccinazioni effettuate ieri: «Quelli che si sono vaccinati per la prima volta erano tra il 10 e il 15% – dicono i medici -. La maggior parte sono persone che annualmente si presentavano nei nostri studi e che quest’anno, per le precauzioni dovute al Covid, si sono dovuti recare nei locali predisposti ad hoc». La sensazione è corroborata anche dalla nostra ininfluente statistica: della ventina di persone viste in ambulatorio, tutti tra i 60 e i 75 anni , solo due erano «novizi». Sergio, 53 enne malato oncologico e quindi appartenente alle categorie a rischio e Giovanna, 63 enne che -come ci ha detto – «un po’ per l’età, un po’ perché me l’ha consigliato il medico e un po’ perché il Covid fa paura» ha deciso di rompere gli indugi. Medici Insieme Vicenza ha invitato tutti i propri 5 mila pazienti che hanno diritto alla vaccinazione gratuita a prenotarsi. «Lo abbiamo fatto – dice Mauro Loison, uno dei medici di questa Medicina di gruppo integrata – perché in presenza di sintomi in soggetti già vaccinati contro l’influenza, diventa più rapida la procedura per sospetto Covid, riducendo in particolare il numero di febbri dubbie che richiedono il tampone».