Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La città di Fede ce l’ha fatta pronta in 10 mesi la piscina con negozi, uffici e servizi

- Antonella Gasparini

SPINEA La città della campioness­a Federica Pellegrini fra 10 mesi avrà la sua piscina. Chissà quante volte la regina del nuoto l’avrà sognata a Spinea. Il suo desiderio non si è avverato in tempo, ma quello della città si sta per realizzare. La prima ruspa a sud della stazione ferroviari­a, «la si vedrà in azione già da questo mese»: parola di Massimo Franco presidente della «Tempo Libero», società che gestisce l’area in cui sorgerà l’impianto natatorio. Quattro milioni di euro di investimen­to e una convenzion­e trentennal­e siglata con il Comune. «Il terreno, circa 63 mila metri quadri, per metà è a destinazio­ne pubblica, quindi strade, aree verdi, piste ciclopedon­ali e parcheggi». Il progetto ha origini lontane ma solo di recente ha individuat­o la zona della porta ad est di Spinea per la realizzazi­one dell’impianto. Lo ha ricordato l’ex sindaco della città, Claudio Tessari. «La piscina sorgerà in un luogo diverso da quello previsto: le varie forze politiche nella passata amministra­zione hanno trovato dopo decenni le condizioni per l’accordo all’unanimità in Consiglio comunale». L’intervento mira a riqualific­are tutta la zona. La piscina è la struttura cardine di un piano di urbanizzaz­ione che vedrà sorgere un centro direzional­e, uffici, negozi di vicinato, il supermerca­to Cadoro

L’area 63 mila metri quadri, per metà destinati ad uso pubblico

con un blocco forno e altri servizi, parcheggi, piazze e la fermata del bus, nell’obiett ivo di rendere f ruibi le un’area destinata ai cittadini, ha precisato il sindaco Martina Vesnaver. Per l’utilizzo dell’impianto sono previsti sconti per i residenti del Comune, per le scuole, l’ingresso gratuito per i piccoli da zero a tre anni, e per le famiglie. La piscina si sviluppa su 7 mila metri quadri, per la maggior parte al piano terra. Ci sarà una vasca semi-olimpionic­a di 25 metri con una profondità che varia da un metro e 35 a uno e 65, anche per gare a livello regionale; una seconda vasca didattica di 12 metri per 6, e una vasca più piccola per la riabilitaz­ione e l’attività di fisioterap­ia. La progettazi­one è dello studio «Teco+» di Bologna, a realizzare sarà l’azienda «Myrtha Pools» che ha puntato su tecnologie all’avanguardi­a per il design, i materiali, la praticità della manutenzio­ne. Sul lato nord c’è la parte scoperta a verde che consente anche l’utilizzo estivo dell’impianto. Lì il sindaco vorrebbe la costruzion­e della vasca esterna olimpionic­a: «Ci lavoreremo a stralci. Sarebbe il coronament­o del sogno di potenziare i servizi a disposizio­ne di una città di 28 mila abit ant i , che non può più aspettare».

Le vasche Ce ne sarà una da gara lunga 25 metri con profondità variabile

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