Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sicurezza informatica, Corvallis entra nel polo italiano di Tinexta
Ceduto il 70% del ramo It in un’operazione da cento milioni. A Padova la sede della newco
PADOVA Sarà operativo a tutti gli effetti da gennaio, a Padova, quello che punta a diventare entro il 2023 il nuovo polo nazionale di servizi di identità e sicurezza digitale e che avrà la forma di una newco partecipata al 70% dal gruppo informatico quotato in Borsa Tinexta e per la parte rimanente da Corvallis, il gruppo informatico che fa capo ad Antonio Santocono ed Enrico del Sole, con la Sgr Alkemy al 43,5%, in una newco che avrà sede a Padova, dove si trovano anche le strutture di Infocert di Tinexta. In pratica, Tinexta ha acquistato ieri la maggioranza del ramo d’azienda di Corvallis che si occupa di It e ricerca e sviluppo e che vale un fatturato di 51 milioni, sui 140 complessivi generati dall’intero gruppo veneto.
Il consiglio di amministrazione della nuova struttura, alla quale si attribuisce un fatturato di partenza di 61 milioni e un margine operativo lordo di 8, avrà come presidente Marco Comastri già responsabile della funzione vendite, marketing e sviluppo strategico di Tinexta, mentre amministratore delegato sarà l’amministratore delegato di Corvallis, Del Sole. Nel cda anche il presidente di Corvallis, Santocono, e altri due consiglieri nominati dall’acquirente.
«Il mercato della cybersecurity in Europa – spiega Del Sole – oggi vale circa 30 miliardi di euro, di cui 1,2 riferibili alla quota italiana. Il valore aggiunto che può portare Corvallis, oltre alle sue competenze, è di avere una academy già strutturata grazie alle collaborazioni con il sistema universitario di Padova e Milano-Bicocca. Nel polo che così andiamo a creare confluiranno 550 dei nostri quasi 1.600 dipendenti».
L’area dell’Information Technology It e ricerca e sviluppo di Corvallis opera attualmente nello sviluppo e vendita di prodotti e nell’attività di system integration in particolare per clienti dell’area finanziaria (banche e assicurazioni) e, in quota minore, per il segmento industriale. La divisione confluita nella newco manterrà sul mercato il marchio Corvallis, «riconoscendo il fatto – prosegue ancora Del Sole - che il nostro gruppo si è consolidato negli anni come uno dei principali fornitori italiani di soluzioni informatiche ad alto valore aggiunto».
L’operazione di Tinexta, in ogni caso, va vista entro un progetto strategico più ampio che coinvolge altre due società acquisite contestualmente, vale a dire la Yoroi di Cesena, con ricavi per circa 10 milioni, e la milanese Swascan, il cui fatturato raggiunge gli 1,5 milioni, entrambe portatrici di know how nella sicurezza informatica in ambiti diversi.
Lo sforzo finanziario di Tinexta per la tripla azione di shopping è di 47,8 milioni, che rappresenta tuttavia solo il passo iniziale di un piano industriale al 2023, da chiudere entro due mesi, di crescita per le newco, con opzioni finali di vendita anche sulla quota di minoranza, con cui la cifra finale messa in campo potrebbe salire fino a a 104 milioni. In un’operazione a cui Corvallis guardava per crescere in un settore in concentrazione.
Oltre quanto conferito nella newco con Tinexta, Corvallis mantiene poi la parte dei servizi in outsourcing e della gestione documentale, con ricavi per 90 milioni di euro, che potrà far leva anche sulle risorse in arrivo con l’operazione di ieri.
«Rileviamo tre sigle altamente specializzate e facciamo salire il numero dei nostri professionisti di 700 unità a oltre duemila in tutto il mondo - dice il presidente di Tinexta, Enrico Salza -. Soprattutto creiamo un polo nazionale della cybersecurity in grado di garantire servizi ad alto valore aggiunto alle imprese sia grandi che mediopiccole oltre agli istituti del settore finanziario».
L’amministratore delegato di Tinexta, Pier Andrea Chevallard, per parte sua ripone una forte fiducia sul buon esito dell’integrazione delle tre realtà «potendo vantare una buona esperienza passata relativamente alle 16 acquisizioni fatte nel corso degli ultimi anni. L’acquisizione di Swascan dovrebbe essere finalizzata entro fine 2020 mentre per le altre due i tempi sono più spostati a inizio 2021».