Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Urbanistica, cinquant’anni dal primo corso «Clima e sostenibilità, boom di iscritti»
VENEZIA Cinquant’anni fa (ieri) a Venezia veniva istituito allo Iuav il primo corso di laurea in Urbanistica in Italia. E, nell’anno dell’emergenza sanitaria, le nuove iscrizioni sono in aumento. Come è cambiato e quali sono le sfide che attendono i futuri urbanisti e pianificatori? «Quando è nato, in primo piano c’era il tema sociale, con la ricostruzione del dopoguerra. Oggi, invece, c’è un cambio di paradigma – spiega il rettore Iuav Alberto Ferlenga (in foto) –I piani urbanistici vengono ideati in risposta al cambiamento climatico. In questo momento più che mai, abbiamo bisogno di attività di studio e controllo della città e che per i cittadini sia possibile intervenire nei processi urbani». Poi, il legame indissolubile con Venezia, culla dove l’urbanistica è nata e si è evoluta e con la quale gli studenti sono chiamati continuamente a confrontarsi. «Studiarla oggi, in una situazione di mutato interesse nei confronti della sostenibilità, ha un significato diverso – sottolinea Ferlenga –. Venezia, forse ancora più di una volta, appare come una sorta di modello. Al di là di pericoli e crisi, del turismo e delle grandi navi, è la dimostrazione di una città potenzialmente sostenibile: è a misura d’uomo, percorribile a piedi, più sicura di altre». Ma Iuav guarda anche all’internazionalità, con attività di ricerca con la Commissione Europea sui temi legati alle trasformazioni urbane, al rapporto con la scarsità di risorse e attività di progettazione urbana sostenibile. E, per l’anno accademico 2020/2021 Iuav ospiterà seminari e convegni per rafforzare il ruolo dell’urbanistica in Italia. «Abbiamo registrato un aumento delle iscrizioni anche per i corsi di urbanistica, in linea con quanto abbiamo visto per architettura e i nostri altri corsi – conclude Ferlenga – Credo che le tante domande derivino dal fatto che, nei giorni del lockdown, avere lo sguardo fisso sulla propria città abbia portato a una nuova consapevolezza: servono attenzione e competenze».