Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Marijuana nel sedile dietro Sette etti di hashish sul tavolo del soggiorno
MESTRE Chi in auto, chi a casa, tutti con una massiccia quantità di droga da spacciare. Lunedì sera i carabinieri hanno intercettato e denunciato due mestrini che viaggiavano con i sedili posteriori carichi di marijuana. Due giorno dopo i militari sono anche arrivati a una villetta di Marcon dove il proprietario, un’autotrasportatore, teneva in bella vista nume ros i « pane t t i » di hashish da un etto ciascuno.
I due – un italiano di 31 anni e un albanese di 21, irregolare e già sottoposto all’obbligo di firma per spaccio – sono stati fermati nella tarda serata di lunedì, ma i militari li tenevano d’occhio da tempo: quando hanno riconosciuto l’auto dell’Arma i due hanno cercato di liberarsi di un sacchetto con un grammo di cocaina; nella successiva perquisizione, sul sedile posteriore, coperto da un giubbotto, è spuntato un altro involucro con 208 grammi di «erba».
Il secondo caso invece è stato scoperto durante un controllo a Marghera e ha condotto i carabinieri fino a Marcon, dove i l camioni s ta 44enne di origini lombarde possiede una villetta. I militari lo hanno fermato in strada e lui, visti anche i cani antidroga della polizia locale, ha tentato di fornire un indirizzo diverso dal suo; non ha funzionato, anche perché i carabinieri lo hanno seguito subito.
Al momento di aprire il cancello, l’uomo ha ammesso di avere una certa quantità di hashish in casa. I militari hanno però trovato un paio di buste, in bella vista sul tavolo del soggiorno, con sette etti di stupefacente, divisi in altrettanti pacchetti. L’uomo è stato arrestato e accompagnato in carcere, mentre i carabinieri hanno seguito la pista iniziata con lui, arrivando fino a un 45enne trevigiano, che in casa nascondeva altri due etti di marijuana e quattro piantine. Anche lui è stato arrestato.
Martedì il gup Luca Marini ha invece condannato i due pusher veneziani Marco Livon e Roberto Quintavalle, arrestati il 6 aprile con un chilo di cocaina in auto e, il primo, anche un chilo di marijuana e 1600 pasticche in casa. Difesi entrambi dall’avvocato Mauro Serpico, Livon ha preso 4 anni e 8 mesi, Quintavalle 3 anni, metà rispetto alle richieste della procura. (gi. co.)