Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Maniero, fiducia in Zanetti «Con lui il Venezia si salva»
Il grande ex: «Ho dubbi sui tanti giovani dall’estero ma la squadra vale la B»
Filippo Maniero, come vede il campionato di Serie B?
«Come lo scorso anno, sarà un torneo molto equilibrato. Ci sono squadre che si sono rinforzate molto, il Monza che ha fatto una campagna acquisti incredibile, il Pordenone che ha preso Diaw, le retrocesse che sono tutte attrezzate dal punto di vista tecnico. E anche le neopromosse, Monza a parte, non sono rimaste a guardare».
Quali sono le sue favorite? «Quelle che hanno detto tutti. L’Empoli è forte, il Frosinone, il Lecce, la Spal e ci metto anche il Cittadella, che da anni è sempre lì a competere per la A. Da veneto spero che ce la faccia, è una società modello e meriterebbe il salto».
Le venete come le vede?
«Il Chievo ha preso Ciciretti e ha fatto un bel colpo, il Vicenza mi sembra che voglia puntare a ottenere la salvezza il prima possibile e a stabilizzarsi nella categoria prima di tentare il salto. Del Cittadella ho detto, lo vedo pronto a fare un passo in più, anche se non è facile».
Il Venezia lo trattiamo a parte. Lei ha giocato in maglia arancioneroverde per tanti anni...
«Con Venezia ho un legame speciale, ho vissuto una delle pagine più belle della mia carriera. Ho seguito il mercato, ne ho ricavato un’impressione positiva».
Che ne pensa di Paolo Zanetti?
«Lo ritengo un allenatore molto valido, credo che il Venezia abbia fatto bene a puntare su di lui. Può guidare la squadra alla salvezza».
Quale può essere l’obiettivo stagionale?
«Penso lo stesso del Vicenza. Arrivare il prima possibile alla salvezza, poi se sarà possibile si alzerà l’asticella in un secondo momento».
Come valuta l’acquisto di Forte?
«Ha fatto 17 gol lo scorso anno alla Juve Stabia, penso che il suo arrivo sia stato uno dei colpi più importanti di tutta la B. Dimostra che la società ha voglia di fare le cose per bene, altrimenti non si arriverebbe a prendere uno come lui».
Sono arrivati ben sei stranieri, di cui soltanto uno (Taugourdeau) conosce bene il campionato italiano. Che ne pensa?
«Ecco, su questo punto qualche perplessità ce l’avrei. Si tratta a tutti gli effetti di scommesse, quando prendi stranieri giovani che vengono da campionati diversi, è un terno al lotto. Può andare bene come male. Capisco che si voglia creare valore, ma si corre più di qualche rischio, perché è un campionato molto equilibrato in cui si fa presto a scivolare all’indietro. Oltre ai giovani, ci vuole anche qualche vecchia volpe».
Taugourdeau non basta? «È un giocatore di categoria, è forte e conosce molto bene la B ma io pensavo a uno come Domizzi, che magari scenda dalla A e che abbia tanta esperienza. Può esserlo per esempio Molinaro, uno che ha fatto tanta massima serie e che può dare una mano ai più giovani».
In cabina di regia ci sono Mattia Collauto e Paolo Poggi...
« Paolo lo conosco bene, Mattia solo da avversario ma so che hanno entrambi il Venezia nel cuore e questo è senza dubbio un elemento importante nel nuovo progetto di Niederauer. Prendere gente che conosce la città e l’ambiente è un’arma in più».
Colpi mirati
Mercato promosso dal bomber di ieri: «Forte? Nella categoria uno dei colpi migliori»