Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Tromba d’aria travolge Sottomarina tetti e alberi volati via, crolla una gru
Stabilimenti danneggiati, tombe divelte e allagamenti. Ferro: summit urgente sul Mose
CHIOGGIA Magazzini scoperchiati, strade allagate, alberi sradicati. La tromba d’aria che ieri mattina si è abbattuta su Sottomarina di Chioggia ha lasciato dietro di sé ferite profonde ma per fortuna nessun ferito. Un inferno di vento e pioggia durato oltre mezz’ora che ha colpito soprattutto la costa, con le strutture degli stabilimenti ancora presenti, e i campeggi. «La situazione è critica - commenta il presidente di Cisa Camping Luciano Serafini - Le strutture sono chiuse ma in alcuni casi le coperture sono volate via e molte attrezzature sono state divelte». L’immagine che colpisce di più è quella del cimitero dove il vento ha rovesciato lapidi e spostato tombe di famiglia. La paura più grande è quella vissuta nella zona del porto quando è crollata una gru al cantiere del Mose. «È venuta giù una gru edile e un container è volato in acqua – è il racconto di un operaio -Tanta, tanta paura perché io e i miei colleghi eravamo a 5 metri dalla gru ma fortunatamente al riparo. Una brutta esperienza».
La tromba d’aria si è formata al largo e muovendosi rapidamente ha raggiunto la costa tra le 9 e le 9.30. Si è concentrata nella zona compresa fra il cimitero e il lungomare coinvolgendo così Borgo San Giovanni. In quello stesso momento sulla città si stava abbattendo un forte temporale e ogni angolo era sferzato dalla bora. Diverse strade come Corso del Popolo ma poi anche piazza Todaro sono rimaste sott’acqua. Nella zona dei Murazzi le auto navigavano in 50 centimetri di marea ma in alcuni punti della città si sono raggiunti i 90 centimetri. Nel corso della giornata i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 40 interventi. «Per fortuna non ci sono stati danni alle persone» è il primo commento del sindaco Alessandro Ferro dopo aver compiuto un sopralluogo in città con l’assessore alla Protezione civile Genny
Cavazzana. «Nelle zone attraversate dalla tromba d’aria diverse tettoie sono state spazzate via dal vento, come quella del magazzino del campo sportivo a Borgo San Giovanni, così come le tegole del tetto del bar adiacente alla stazione dei treni – continua il primo cittadino - Alcuni alberi abbattuti sono stati rimossi già in mattinata dai vigili del Fuoco e dai volontari della Protezione civile, che ringrazio». A evitare il peggio sono stati il Mose e il baby Mose. «Hanno funzionato regolarmente – spiega ancora Ferro - purtroppo l’ingente quantità di acqua scesa in poco tempo e la combinazione del forte vento di bora hanno portato ad allagamenti nel territorio di Sottomarina e del centro storico di Chioggia. Comunque, per chiarire ogni aspetto della situazione legata ai sistemi di protezione dalle acque alte in condizioni sostenute di pioggia e vento, chiederò venga indetto un tavolo tecnico con Provveditorato, Consorzio Venezia Nuova per la gestione del Mose e la ditta incaricata al sollevamento delle paratoie del baby Mose». Ciò che Ferro vuole indagare è la possibilità di intervenire manualmente sul baby Mose in casi particolari. Ieri, infatti, il funzionamento delle paratie è stato utile ma gli allagamenti si sono registrati ugualmente a causa della bora. L’incontro servirebbe a chiarire se con determinate combinazioni di fattori come quelle di ieri si possa attivare prima il sistema quando ancora il canal Vena è in grado di ricevere.
In queste ore, intanto, i tecnici di Arpav stanno studiando i dati raccolti ieri mattina. Solo al termine delle valutazioni sarà possibile dare un nome a ciò che ha colpito la città, certo è che da Nord Est soffiavano venti molto sostenuti. Dagli uffici dell’agenzia fanno sapere che le stazioni dell’entroterra hanno registrato una velocità media del vento di 43 chilometri orari, sulla costa di 61 km/h e alla boa di 72. Tuttavia le raffiche sono state molto più intense anche se il dato sarà disponibile nelle prossime ore.