Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I quartieri espositivi veneti nell’èra del Covid
VICENZA Fiere, Vicenza dice sì alla fusione con Bologna ma chiede di «rinnovare il patto parasociale» con Rimini, per mettere al sicuro la presenza in Italian Exhibition group. La società l’altro ieri ha annunciato in una nota congiunta con BolognaFiere la firma di un accordo non vincolante di integrazione per creare «il primo operatore italiano del settore». La partita, aperta da anni in Emilia Romagna, solo negli ultimi mesi, con la pandemia che ha falcidiato i conti
Verona
VeronaFiere si è presentata al via della partita aggregazioni con la disponibilità del presidente Maurizio Danese a valutare tutte le opzioni. Ma il primo passo da compiere resta l’esecuzione dell’aumento di capitale da 30 milioni di euro da eseguire entro fino anno
Vicenza
Dopo la fusione con Rimini di tre anni fa, la fiera di Vicenza si trova ora a guardare da attore non protagonista la fusione tra Bologna ed Ieg, partita tutta emiliano-romagnola. L’obiettivo di Vicenza, con il 20% di Ieg, è di ottenere garanzie minime sulla propria rappresentanza
Padova
Dopo aver sperato in una manifestazione di interesse di Verona per rimettere in moto il quartiere, visto che la tempesta Covid si è abbattuta nel momento del riavvio, PadovaFiere sta dialogando con Verona per definire forme utili di collaborazione