Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Lo stop è un guaio ma Fede ripartirà»

Il tecnico Giunta: «Tokyo resta l’obiettivo»

- Di Francesco Barana

«Sono positiva al Covid, mi dispiace un sacco...avevo voglia di tornare alle gare e alla normalità. Ho pianto fino adesso, cercheremo di prendere il lato positivo della cosa anche se per adesso mi sfugge». Rabbia e frustrazio­ne. Forse anche un filo di disperazio­ne per un traguardo che, no, non deve sfuggire di mano. C’è tutto in quelle lacrime che Federica Pellegrini, con cruda spontaneit­à, ha consegnato a instagram giovedì sera. Proprio a pochi giorni dalla Internatio­nal Swimming League ( ISL) di Budapest, snodo importante nel percorso di avviciname­nto alle Olimpiadi di Pechino della prossima estate. È quello l’obiettivo che la Divina non vuole mancare per concludere una carriera straordina­ria.

«C’è rabbia sì – conferma Matteo Giunta, allenatore della Pellegrini – perché Fede ha seguito sempre tutte le misure di sicurezza e ora si trova costretta a fermarsi e a saltare l’ISL, al momento l’unica gara importante in programma nel nuoto, almeno fino a maggio. E gareggiare è la cosa più importante per un atleta. A Budapest poi Federica si sarebbe confrontat­a con le avversarie che ritroverà a Pechino, era un’occasione quasi unica per tastarsi sul piano tecnico e psicologic­o, componenti che l’allenament­o non ti dà. Tuttavia ora quello che più conta per Fede è che torni presto a stare bene».

Giunta ripercorre le ore che hanno preceduto la notizia della positività: «Eravamo in piscina mercoledì, a un certo punto Fede ha cominciato a sentire forti dolori muscolari, poi si sono aggiunti mal di gola e mal di testa, poi ancora qualche linea di febbre. Ora è in quarantena, costanteme­nte monitorata telefonica­mente dalla dottoressa. In questo momento il nuoto passa in secondo piano, aspettiamo che Federica si rimetta in salute».

I Giochi del 2021, si sa, rappresent­ano l’ultimo traguardo della fuoriclass­e veneziana, da anni di stanza a Verona, che di partecipaz­ioni olimpiche ne vanta già quattro, con una medaglia d’oro e una d’argento in bacheca. In Cina, Fede,

non solo vuole esserci, ma punta a essere competitiv­a. Ecco il perché di quelle lacrime. Uno sfogo lucido, perché a 32 anni nel nuoto non puoi lasciare nulla al caso se vuoi provare a essere ancora lì con le migliori. Giunta conferma: « All’età di Fede in questo sport hai pochissimi margini di lasciare qualcosa per strada nella preparazio­ne, mentre a 20-25 anni con un talento come il suo è diverso. Inoltre il Covid, anche una volta che sei guarito, qualche strascico te lo lascia e quindi dovremo far tornare Federica al cento per cento delle sue capacità atletiche. Ma ci ragionerem­o quando si sarà negativizz­ata e tornerà in piscina. In base ai dati empirici che avremo riprogramm­eremo la preparazio­ne nel dettaglio».

Le lacrime della Pellegrini dimostrano come la fuoriclass­e - nonostante un pedigree che comprende anche sette titoli mondiali e 14 europei (7 in vasca corta) - sia ancora oggi totalmente concentrat­a sul nuoto. Giunta annuisce: «È ancora una grande atleta. Non so se a Pechino vincerà, arriverà in finale, o si fermerà in semifinale, questo si vedrà, certamente Fede non andrà là a fare passerella».

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Lacrime sui social Mi dispiace un sacco, ero pronta a tornare in vasca e alla normalità Ma mi devo fermare

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Pausa forzata Federica Pellegrini in vasca: l’altra sera sui social ha annunciato la sua positività in lacrime

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