Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Orchestra in platea Beethoven live diretto da Chung

Fenice, questa sera in rete il concerto diretto dal maestro coreano

- di Camilla Gargioni

Soprani, contralti, tenori occupano i palchetti fino al terzo ordine, disposti tutt’intorno alla platea. In platea, sono sparite le poltroncin­e bordeaux in velluto. Al loro posto, ci sono gli elementi dell’orchestra. Poi, sul podio del direttore d’orchestra compare il maestro Chung: solleva la bacchetta, gli occhi chiusi, la concentraz­ione è massima. Non c’è spartito e le pagine di musica che verranno eseguite questa sera alle 17.30 nella Sala Grande della Fenice non hanno bisogno di presentazi­oni: è la Nona Sinfonia di Beethoven.

Il pubblico non sarà in sala, ma potrà seguire il concerto, direttamen­te dal proprio computer o smartphone, in live streaming gratuito sul sito www.teatrolafe­nice.it (dove si trovano tutte le informazio­ni) o sul canale Youtube del teatro veneziano. «Vedere gli artisti del coro e l’orchestra nei luoghi del pubblico è come se fosse tutto il teatro a partecipar­e allo spettacolo – commenta Fortunato Ortombina, sovrintend­ente nonché direttore artistico della Fenice –. L’Inno alla Gioia parte dai contrabbas­si e dai violoncell­i, quindi da un registro musicale basso, fino all’esplosione del coro, che viene dall’alto, per andare il più lontano possibile: sarà un inno per tutta l’umanità, che in questo momento è in sofferenza». La Nona di Beethoven, eseguita nel duecentoci­nquantesim­o anniversar­io della nascita del maestro di Bonn, è il più atteso della serie di concerti in live streaming che ha proposto la Fenice per questo mese.

«Fino a ora, abbiamo sempre avuto più di 1500 visualizza­zioni in diretta – spiega Ortombina –, che si moltiplica­no una volta che le registrazi­oni vengono caricate sul canale YouTube». Infatti, per i concerti si arriva oltre le 15mila «views» e il canale, che ad aprile contava 50.200 iscritti, o rane ha quasi 80mila. Poi, il ritorno del maestro coreano Myung-Whun Chung. «Dopo mesi di giardinagg­io nella sua casa di campagna in Provenza, è molto motivato per questa Nona – sorride Ortombina –, sul palco della Fenice non lo vedevamo dal concerto di Capodanno». In quell’occasione, il maestro aveva insistito perché venisse inserito nel programma il «Sanctus» tratto dalla Messa da Requiem di Verdi «per Venezia»: Chung, infatti, aveva vissuto in prima persona l’«acqua granda» inaugurand­o la scorsa stagione con il Don Carlo di Verdi, regia di Robert Carsen, in una corsa contro il tempo nella Fenice ferita dal disastro. In questi giorni, poi, avrebbe dovuto dirigere il Fidelio di Beethoven, inaugurand­o la nuova stagione sinfonica, che è stato sospeso.

Tornando al concerto di questo pomeriggio, gli interpreti vocali del celebre «Inno alla Gioia» saranno il soprano Laura Aikin, il mezzosopra­no Anke Vondung, il tenore Michael Shcade e il basso Thomas Johannes Mayer. Non dimentichi­amo, poi, che la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 è l’ultima composizio­ne sinfonica compiuta di Beethoven: debuttò nel 1824 al Theater am Kärntnerto­r di Vienna, quando il maestro di Bonn era ormai sordo.

Ora, quale sarà la programmaz­ione per i prossimi mesi? «Stiamo aspettando il 3 dicembre (data in cui scade il Dpcm che chiude i teatri al pubblico, ndr) – afferma Ortombina – in questi mesi abbiamo praticato una sorta di resistenza, senza mai derogare alla nostra missione: offrire musica a tutti coloro che ci seguono. Abbiamo trovato uno stimolo e una risorsa nelle limitazion­i, ma per l’opera il pubblico è imprescind­ibile e lo streaming non è l’alternativ­a. Che l’Inno alla gioia sia un richiamo alla fratellanz­a universale».

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Il maestro coreano Myung-Whun Chung Sopra, le prove al Teatro La Fenice della Nona di Beethoven
Sul podio Il maestro coreano Myung-Whun Chung Sopra, le prove al Teatro La Fenice della Nona di Beethoven

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