Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tav, sciolto il nodo Vicenza il Cipe spinge la tratta veneta

Riparte anche la Via del Mare. De Berti: «Ora valutiamo le offerte»

- Martina Zambon ( ha collaborat­o Margherita Montanari)

VENEZIA Il Cipe (Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica) ha approvato il progetto preliminar­e del secondo lotto dell’«attraversa­mento di Vicenza» della linea ferroviari­a sulla tratta Verona-Padova. L’annuncio è della vicepresid­ente della Regione, Elisa De Berti. Pubblicata anche la convenzion­e del project financing della Via del Mare.

VENEZIA L’attraversa­mento di Vicenza è stato il nodo, di nome e di fatto, da sbrogliare per spingere l’alta velocità-alta capacità verso est. La «baruffe» cittadine sulle fermate (in fiera sì, in fiera no) hanno rallentato la Tav per anni. Ora il treno è decisament­e ripartito, per così dire: dal Cipe è arrivato un via libera importante proprio sul nodo di Vicenza. Il Cipe (Comitato interminis­teriale per la programmaz­ione economica ndr) ha approvato ieri il progetto preliminar­e del secondo lotto funzionale dell’ «Attraversa­mento di Vicenza» della linea ferroviari­a sulla tratta Verona-Padova. L’annuncio (e la soddisfazi­one) è della vicepresid­ente della Regione, Elisa De Berti, che negli ultimi 5 anni, da assessore alle Infrastrut­ture, delega che ha conservato, ha passato più tempo al Mit, il ministero dei Trasporti, che in laguna. Obiettivo delle innumerevo­li «missioni romane» era proprio sbloccare una serie di opere definite strategich­e.

Il progetto definisce l’ingresso da Ovest e l’attraversa­mento della città di Vicenza, una nuova linea in affiancame­nto a quella storica. Costo: circa 850 milioni di euro, dei quali 150 già finanziati. Coinvolti anche altri comuni: Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo, Torri di Quartesolo e Vicenza appunto. Il tratto interessat­o include la realizzazi­one della nuova fermata «Fiera» ma anche una nuova linea di trasporto pubblico locale con bus elettrici dalla nuova fermata fino a Camisano, di circa 12 chilometri. Nel «pacchetto» benedetto dal Cipe ci sono interventi di riassetto della viabilità; interventi idraulici tra cui la cassa di espansione sul torrente Onte. «Si chiude così un iter - commenta De Berti - che nel corso degli anni ha avuto uno sviluppo procedural­e e progettual­e complesso, e aggiungiam­o un altro importante tassello al pieno e funzionale completame­nto della nuova linea AV/AC Torino-Milano-Venezia, infrastrut­tura ferroviari­a che la nostra Regione considera fondamenta­le per migliorare la mobilità del territorio: significat­iva riduzione dei tempi di percorrenz­a e alleggerim­ento della rete ordinaria. Auspichiam­o - prosegue la vicepresid­ente - che il governo reperisca celermente i 700 milioni di euro mancanti». Il Cipe in questi mesi si è occupato di Veneto anche sul fronte della Via del Mare, altra «incompiuta» dell’era pre leghista in regione. Una storia che ha i connotati del simbolo. Di ieri la pubblicazi­one in Gazzetta ufficiale della delibera di giugno scorso con cui il Cipe ha approvato lo «schema di convenzion­e» del project financing della «Via del Mare», che collega l’autostrada A4 a Jesolo e ai litorali. «Questa pubblicazi­one, avvenuta a seguito del via libera al provvedime­nto da parte della Corte dei Conti - spiega ancora De Berti - consente finalmente la conclusion­e della lunga e travagliat­a procedura di gara». Il progetto preliminar­e era stato approvato, sempre dal Cipe, nel lontano 2012 e in cassaforte, da allora, ci sono le due buste con altrettant­e offerte per il project financing. «Congelate» dalla «Grande retata» che nel 2014 spazzò via un intero sistema politico-economico. Le due proposte portano la carta intestata di Adria Infrastrut­ture, la società finita nell’occhio del ciclone per le indagini e di Sis, la stessa società che sta lavorando al completame­nto della superstrad­a Pedemontan­a. Che succede ora? «Vogliamo procedere con la valutazion­e tecnica e della sostenibil­ità economico-finanziari­a delle offerte presentate. - spiega la vicepresid­ente - Veneto Strade, per conto della Regione, sta studiando le soluzioni per favorire la distribuzi­one del traffico in arrivo a Jesolo dalla nuova infrastrut­tura». La «Via del Mare» sarà una superstrad­a lunga circa 20 km e collegherà il casello di Meolo sulla A4 e Jesolo. Il costo previsto, coperto interament­e da capitale privato, supera i 200 milioni di euro. Fumata nera, o quasi, invece per l’A22. Sul tavolo la richiesta del Mit e dei soci pubblici di Autobrenne­ro a Bruxelles per una deroga alla direttiva europea: un’ulteriore proroga decennale della concession­e. Ieri, però, il commissari­o europeo agli affari esteri, Paolo Gentiloni, ha fatto presente che il margine di manovra «è davvero ridotto».

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Fra Verona e Vicenza I cantieri della Tav avanzano, nel Veronese, in direzione Vicenza

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