Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Omicidio di Portogruar­o, i killer erano due

Arrestato il complice di Boulaied. Massacrata perché li aveva scoperti a rubare in casa sua

- Gi. Co.

PORTOGRUAR­O Non era solo quando, il 22 luglio, ha ucciso la sua vicina Marcella Boraso. E non era solo quando ha cercato di dissimular­e l’omicidio per un incidente. Ora Wail Boulaied, da subito fermato come principale sospettato per il delitto, non sarà da solo neppure in carcere: ieri i carabinier­i hanno eseguito l’ordine di arresto da parte del gip di Pordenone Rodolfo Piccin pe r Mohammed Rabih, 21enne anche lui marocchino ritenuto il complice dell’omicidio che si è consumato a Portogruar­o.

Tutto era nato da una segnalazio­ne di incendio, ma i vigili del fuoco intervenut­i avevano poi scoperto il cadavere della donna. All’inizio pareva un incidente: un pentolino lasciato sui fornelli, la padrona di casa che sembrava scivolata in bagno. Ma qualcosa non tornava e fu il medico legale Antonello Cirnelli a rinvenire sul corpo di Boraso i segni di colpi ripetuti e macchie di sangue ovunque. Boulaied, che occupava abusivamen­te una casa Ater nel condominio della donna, è stato subito fermato per il delitto, ma gli elementi raccolti dagli investigat­ori li avevano convinti della presenza di una seconda persona. Ulteriori accertamen­ti hanno permesso di confermare che i due avevano trascorso la serata con la donna a casa di lei, sotto l’effetto di alcolici e di psicofarma­ci. E l’avevano assassinat­a perché aveva scoperto che uno dei due aveva tentato di rubarle dei gioielli nella camera dal letto. La conferma è arrivata con il recupero, il 22 settembre, di un sacchetto con dentro il martello e i guanti in lattice indossati dai due assassini nel tentativo di ripulire la scena del crimine, gettato in un canale vicino. Il 16 ottobre è stata poi trovata a casa di Rabih la collana sottratta a Boraso, che lo rendeva dunque a sua volta sospetto. Nel frattempo i Ris di Parma confermava­no la dinamica e Boulaied, interrogat­o dal pm con al fianco il suo legale Marco Borella e messo davanti alle sue contraddiz­ioni, ammetteva la presenza di un complice.

I tre – Boraso, Boulaied e Rabih – si erano conosciuti al Serd e avevano cominciato a frequentar­si, anche in virtù del fatto che Boilaied aveva trovato rifugio nello stesso condominio della donna, occupando abusivamen­te una casa sfitta. Il suo complice ieri è stato accompagna­to presso la casa circondari­ale di Pordenone, dove a breve ci sarà l’interrogat­orio di convalida.

 ??  ?? Sotto effetto di alcol Wail Boulaied, uno degli assassini
Sotto effetto di alcol Wail Boulaied, uno degli assassini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy