Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Influenza: l’allarme dei medici Privati a Noale, caso al ministero

Scassola: poche vaccinazio­ni, a gennaio ospedali a rischio. Ieri 11 morti in provincia

- Matteo Riberto

VENEZIA «Sono più preoccupat­o della vaccinazio­ne antinfluen­zale che del Covid. A breve ci saranno anche i ricoveri legati all’insorgere delle influenze e il sistema sanitario è già sotto stress». L’allarme lo lancia Maurizio Scassola, segretario provincial­e Fimmg. «Circa il 25 per cento delle persone individuat­e come fragili, che avrebbero diritto gratuitame­nte al vaccino, non sono ancora state vaccinate — spiega Scassola — e i medici non hanno ancora ricevuto la nuova tranche». Una persona su quattro di quelle considerat­e a rischio (per esempio soggetti con particolar­i patologie che potrebbero aggravarsi con l’influenza) non è quindi coperta dall’influenza. E se è vero che la Regione ha siglato un accordo con le farmacie che rinunceran­no alle dosi che aspettavan­o per lasciarle ai medici e ai pazienti fragili, una buona fetta di soggetti a rischio rimarrà comunque fuori dalla copertura nonostante gli sforzi profusi. L’Usl 3, a ottobre, aveva ricevuto 167 mila dosi: il 40 per cento in più rispetto all’anno scorso. «A gennaio e febbraio ci aspettiamo guai — precisa Scassola — da fine anno, come sempre, aumenterà il numero dei ricoveri perché ci saranno quelli dovuti alle complicanz­e legate all’influenza. Il problema è che quest’anno siamo in una pandemia con gli ospedali che sono già sotto stress». L’emergere delle influenze metterà ulteriorme­nte in difficoltà un sistema sanitario già sotto pressione. Ieri ci sono stati 492 nuovi casi con i positivi che salgono a 10.459. I ricoveri scendono invece a 475 (-10) dei quali 52 in terapia intensiva.

A contribuir­e al calo ci sono però i decessi: sono undici le persone uccise ieri dal Covid con i morti che salgono a 581. Il virus continua a correre mentre non si placano le polemiche intorno alla futura gestione del Padiglione Fassina di Noale dove procedono i lavori di ristruttur­azione per realizzare 120 posti letto per pazienti Covid non gravi. Dopo che l’Usl 3 ha pubblicato una manifestaz­ione d’interesse per individuar­e soggetti privati disponibil­i alla gestione del servizio infermieri­stico della struttura (l’eventuale bando parte da un milione e ventimila euro per gestire il servizio per sei mesi rinnovabil­i) sono arrivati prima gli attacchi della Cgil che ha accusato la Regione di privatizza­re l’assistenza sanitaria, a cui si sono aggiunti ieri quelli di Gabriele Scaramuzza, segretario regionale di Articolo Uno. «Scandalosa la scelta dell’Usl 3 di avviare la privatizza­zione dell’ospedale di Noale. Intervenga la Regione per chiarire se è complice di tale scelta o se intende essere coerente con quanto dichiarato finora sulla priorità pubblica del sistema socio-sanitario: in quest’ultimo caso si proceda a commissari­are l’Usl Serenissim­a e a impiegare le risorse stanziate per il privato per potenziare gli organici pubblici», attacca Scaramuzza che sulla questione interesser­à il ministero della Salute.

L’Usl 3, da parte sua, sta ancora valutando se per il servizio infermieri­stico prevederà la gestione diretta o l’esternaliz­zazione e quindi la manifestaz­ione d’interesse è al momento un’indagine. «La gestione delle aree ristruttur­ate avverrà nel rispetto di ogni procedura — precisa — se la soluzione individuat­a porterà all’esternaliz­zazione del servizio infermieri­stico, e solo di questo, essa avverrà secondo le norme vigenti attraverso pubblica gara. Pretestuos­e risultano le affermazio­ni di chi, commentand­o l’iter intrapreso, parla di volontà di privatizza­zione della sanità veneta».

Intanto restano sotto osservazio­ne le case di riposo: a Villa Fiorita a Spinea salgono a 30 gli anziani deceduti; mentre è emersa la positività di ospite del centro per pazienti psichiatri­ci a Santa Maria del Mare.

 ??  ?? In corsia L’influenza stagionale rischia di compromett­ere la tenuta degli ospedali il prossimo mese. E’ l’allarme lanciato dai medici per le poche vaccinazio­ni fatte in queste settimane
In corsia L’influenza stagionale rischia di compromett­ere la tenuta degli ospedali il prossimo mese. E’ l’allarme lanciato dai medici per le poche vaccinazio­ni fatte in queste settimane

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy