Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sì al bilancio ma vota solo la maggioranza Slittano le tasse per il virus
La discussione sul prossimo bilancio, sulla programmazione che questo comporta e sulla «visione di città» è rimandata alle prossime settimane, ma già ieri, amministrazione e opposizione hanno avviato le prime schermaglie. In 5 ore di consiglio comunale sono state approvate con i numeri della maggioranza due delibere: la variazione del bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2020-2022 e il bilancio consolidato del gruppo Città di Venezia, formato dal Comune, dalle partecipate, dalle istituzioni comunali, dai Musei Civici e dalla Fenice (questo segna un risultato di esercizio di 150,8 milioni e un patrimonio di 1,1 miliardi di euro con liquidità di 362 milioni). Tra le voci principali 250 mila euro per i lavori al ponte del Ghetto, 700 mila per il cavalcavia di corso del Popolo, 400 mila per i ponti alla Giudecca e 150 mila euro per la sistemazione del ponte Lino Toffolo; ci sono anche 30mila euro per l’acquisto di tamponi rapidi. A far discutere, però, sono stati soprattutto i due milioni previsti per l’acquisto del Candiani: «L’operazione spasserà per il consiglio con apposita delibera e si potrà discutere nel dettaglio - ha spiegato l’assessore Michele Zuin - intanto però stanziamo una previsione di fondi, per fare le cose in maniera agile ed evitare che il centro debba chiudere anche solo temporaneamente». Nessuno si è detto contrario all’operazione, ma più di qualche membro della minoranza si è domandato se quei soldi, in questo momento, non potessero essere utili per aiutare chi è in difficoltà. Lo stesso ragionamento è stato applicato da Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme) alla programmazione del Salone nautico: «Non sappiamo neppure se riusciremo a organizzarlo, vista la situazione». Zuin ha però ricordato che i fondi non possono essere usati liberamente e che i sussidi sono competenza statale. Eppure qualcosa si può fare: la mozione presentata da Emanuele Rosteghin (Pd) chiedeva di rimandare anche prossima rata delle imposte comunali, come già in primavera. «C’è una delibera di giunta già pronta», ha tagliato Zuin. Semaforo verde all’unanimità anche per la delibera riguardante la realizzazione del collegamento ciclopedonale tra Favaro e Tessera; approvate anche le delibere per gli spazi comuni della parrocchia della Natività di Favaro, l’ampliamento del museo ebraico. (gi. co.)
Opposizione
Dubbi sui fondi al Salone e per l’acquisto del Candiani. Pista ciclabile di Tessera ok