Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vo’, anticorpi in 160 residenti Parte il quarto screening

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PADOVA Quarto screening in nove mesi sugli abitanti di Vo’ Euganeo, il focolaio iniziale dell’epidemia da Covid-19. Il professor Andrea Crisanti, direttore della Microbiolo­gia di Padova e autore delle precedenti campagne, torna per capire se i 160 residenti nei quali a maggio erano stati individuat­i gli anticorpi al virus li abbiano mantenuti. E quanto siano efficaci. I prossimi 28 e 29 novembre saranno sottoposti a prelievo del sangue. Dopo i primi due contagiati scoperti il 21 febbraio (Adriano Trevisan, morto quella stessa notte, e Renato Turetta, deceduto a marzo), l’intera popolazion­e fu sottoposta a tampone. Concluse le due settimane di lockdown (il paese fu la prima zona rossa insieme a Caldogno), i 3.200 abitanti furono richiamati per un nuovo screening, caso unico al mondo. E la terza volta coincise con un nuovo studio di Crisanti.

«Ora però testeremo solo i 160 cittadini che in primavera avevano evidenziat­o la presenza di anticorpi nel sangue — dice il ricercator­e — a distanza di sei mesi li sottoporre­mo a un altro prelievo per capire se gli anticorpi siano rimasti e a livelli tali da neutralizz­are il virus. Dati importanti a comprender­e quanto dura l’immunizzaz­ione e quindi a ottenere informazio­ni che avranno implicazio­ni per lo sviluppo dei vaccini». Gli esami si svolgerann­o nei locali messi a disposizio­ne dal Comune. Il prelievo del sangue effettuato in primavera rispondeva anche alla necessità di studiare la genetica della popolazion­e, per verificare se alcune varianti genetiche si associasse­ro ad un’aumentata suscettibi­lità o resistenza al virus. «Il Dna dei residenti di Vo’ è già stato processato e inviato al sequenziam­ento — conclude Crisanti — entro un paio di mesi i risultati». La Regione ha finanziato con 150mila euro gli studi dello scienziato.

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