Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, Zanetti anticipa il ritiro «Con l’Ascoli è un scontro diretto»

Il tecnico sfida il suo passato: «Manca l’amalgama ma sono una buona squadra»

- Dimitri Canello

È una partita speciale, quella di oggi al Penzo, per Paolo Zanetti. Che ritrova il suo passato e quell’Ascoli dal quale era prima stato innalzato quasi in trionfo, per poi essere miserament­e scaricato in modo assai discutibil­e. L’allenatore vicentino, però, non ha mai voluto fornire la sua versione dei fatti rispetto a quanto accaduto durante la sua esperienza in bianconero, ma qualcosa alla vigilia di Venezia-Ascoli finalmente dice: «Continuo sulla stessa linea che ho intrapreso dopo il mio addio all’Ascoli. Ho scelto di non parlare per rispetto di tante persone però aggiungo di essere onorato di aver allenato l’Ascoli, con tifosi da serie A. È stata un’esperienza che mi ha fatto crescere. Su quello che è successo potremmo scrivere un’encicloped­ia, ma sono contento del mio presente e di essere in una società straordina­ria con un gruppo di ragazzi incredibil­e. Pulcinelli? Credo sia una delle poche volte in cui un presidente ammette di aver sbagliato ad esonerare un allenatore. Ammettere pubblicame­nte i propri sbagli non è cosa da poco. Posso dire di aver avuto un buon rapporto con lui finché sono stato sulla panchina bianconera».

Zanetti si fida talmente poco dell’Ascoli che ha imposto un ritiro anticipato con tanto di allenament­o di rifinitura al Penzo. E ci sono 24 convocati, ma con diverse sorprese in arrivo. Il tecnico arancioner­overde parla di «2-3 giocatori importanti che dovrò valutare con attenzione. Mi perdoneret­e se non dico i nomi, ma domani (oggi, ndr) quando leggerete le formazioni capirete perché preferisco tenere le carte coperte».

Sull’altro fronte c’è un avversario in grossa difficoltà, tanto che le previsioni d’inizio stagione che indicavano l’Ascoli come una delle principali candidate nella lotta salvezza per ora sono state confermate. Ma Zanetti ha un’idea diversa e ritiene, al contrario, la partita di oggi come uno scontro diretto. Non lo dice, ma sicurament­e è contento che non sia andato in scena un cambio di allenatore, che nel calcio porta sempre svariate incognite dietro di sé: «A Brescia abbiamo fatto una grande prestazion­e – ricorda - ma non è bastato per andare a vincere. Adesso dovremo far di tutto per battere l’Ascoli. È uno scontro diretto al di là della classifica attuale, da cui dipenderà il futuro del nostro calendario. Dobbiamo vincere e possiamo vincere, in questo campionato possiamo farlo contro chiunque. Non hanno ancora trovato la giusta amalgama ma sono una buona squadra. Ascoli ha una caratteris­tica: nei momenti di difficoltà riesce spesso a uscirne fuori, anche quando non ce lo si aspetta. Per questo dovremo fare attenzione».

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