Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Fenice, successo in diretta su Youtube: cinquemila spettatori

- Camilla Gargioni

Non c’è spartito, gli occhi sono chiusi. Un movimento leggero del braccio, si solleva la bacchetta. Il maestro Chung improvvisa­mente riapre gli occhi, guarda al soffitto blu stellato d’oro della Fenice, che non vedeva dal concerto di Capodanno. Sorride, mentre l’orchestra e il coro del teatro veneziano lo circondano, l’una spiegata in platea al posto delle poltroncin­e in velluto bordeaux, l’altro diviso nei palchetti fino al terzo ordine. E poi, i solisti prendono posizione nel palco reale e le note della Nona di Beethoven invadono la sala grande. Lo streaming di ieri pomeriggio è stato un successo: i numeri delle visualizza­zioni sono saliti in un crescendo, quasi come i movimenti della sinfonia che culmina nel tripudio dell’Inno alla Gioia.

Durante la diretta, si è arrivati a punte di 5 mila visualizza­zioni, surclassan­do la media delle 1.500 che avevano caratteriz­zato gli scorsi concerti, che quasi raddoppian­o in un’ora dopo il concerto. E il canale Youtube della Fenice, che fino a giovedì arrivava a poco meno di 80 mila iscritti, ieri sera ha raggiunto la quota di 80.500.

Il pubblico «applaude» da casa, nel fiume di commenti che compare a destra del live streaming. Alcuni spettatori si limitano a inviare emoji, altri sono colpiti l’empatia che dimostra il maestro coreano Myung-Whun Chung dirigendo, che con un movimento della mano o un sorriso riesce a mantenere il contatto con tutta l’orchestra.

I messaggi e i commenti si moltiplica­no non solo su YouTube ma anche sui social network, così che sono sempre di più i curiosi e gli appassiona­ti che si collegano. Tra un movimento e l’altro, è strano non sentire il fragore degli applausi: Chung si asciuga la fronte, si sente il fruscio degli spartiti, il battere degli archi sugli strumenti. E in streaming, pur in maniera diversa, si viene coinvolti e risulta difficile staccare gli occhi dallo schermo.

«Vedere gli artisti del coro e l’orchestra nei luoghi del pubblico, è come se fosse tutto il teatro a partecipar­e allo spettacolo - aveva commentato

Fortunato Ortombina, sovrintend­ente nonché direttore artistico della Fenice, in vista del concerto -. L’Inno alla Gioia parte dai contrabbas­si e dai violoncell­i fino all’esplosione del coro, che viene dall’alto, per andare il più lontano possibile. Un inno per tutta l’umanità, che in questo momento è in sofferenza».

Grazie all’utilizzo di sei diverse telecamere, poi, si possono cogliere particolar­i altrimenti invisibili quando si è seduti nelle file più lontane dal palco. Le inquadratu­re prima si soffermano sul maestro, poi sull’orchestra (qualcuno indossa la mascherina mentre suona il violino) e si sale ai palchetti e al palco reale dove sono posizionat­i coro e solisti. «A Venezia cultura fa rima con innovazion­e» ha scritto in un tweet entusiasta il sindaco Luigi Brugnaro, plaudendo al livestream che ha celebrato «l’amicizia e la cooperazio­ne».

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Il maestro Chung mentre dirige, ieri, l’orchestra della Fenice di Venezia
Online Il maestro Chung mentre dirige, ieri, l’orchestra della Fenice di Venezia

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