Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il teatro nel lockdown Pièce e nuova creatività
Il premio dell’associazione Rete Critica: on line e non solo
Le restrizioni che hanno colpito, fino ad arrivare alla chiusura, l’attività teatrale in questo anno infausto non hanno fermato soggetti che, come Rete Critica, si occupano di scena a tempo pieno. La rete di blog e siti web indipendenti, che dal 2011 studia e segnala col suo Premio l’avanguardia teatrale italiana, rinnova l’annuale collaborazione col Teatro Stabile del Veneto e torna a Padova, questa volta virtualmente, per proporre al pubblico una mappatura di progetti artistici realizzati in Italia durante il primo periodo di lockdown e di altri messi in scena dopo la riapertura di giugno. Il 4 e il 5 dicembre la pagina Facebook dello Stabile (www.teatrostabileveneto.it) ospiterà una due giorni di appuntamenti focalizzati sui progetti che hanno saputo fronteggiare le difficoltà e trovare vie nuove di comunicazione e di attività culturale: uno sguardo puntato sul futuro alla luce dei cambiamenti che hanno mutato il volto della programmazione dello spettacolo dal vivo. È soltanto fonte di limitazioni frustranti il nuovo corso a cui ci si deve obbligatoriamente piegare o invece si possono individuare opportunità che non siano solo un ripiego? A queste domande cercherà di dare una risposta l’edizione «9 e ¾», come è stata battezzata quella che avrebbe dovuto celebrare il decennale dell’attività di Rete Critica. Venerdì e sabato prossimi si terranno, dunque, tre momenti di approfondimento tematico on line (della durata di un’ora circa) a partire dai progetti segnalati in questa tornata straordinaria. Vi parteciperanno ogni volta ospiti diversi e il dibattito sarà moderato da un membro di Rete Critica. Si comincia venerdì alle ore 18 col tavolo di lavoro su «Teatro e politica» a cui prenderanno parte Giovanni Boccia Artieri, Roberta Ferraresi, CRe.S.Co, Giorgina Pi/Bluemotion (Tiresias), Kepler 452 (Lapsus urbano). Alle ore 19.30 sarà la volta di «10 Anni di Rete Critica», un dossier sulle prime dieci edizioni per ripercorrere la storia e l’origine del premio attraverso immagini e testimonianze dei vincitori, tra i quali ricordiamo Armando Punzo e Archivio Zeta (2014), Case Matte e Puglia Off (2015) e Stefano Tè del Teatro dei Venti (2019), che il pubblico veneto ha potuto apprezzare nello straordinario Moby Dick presentato a Dolo (Venezia) nel luglio 2018. Il secondo giorno, sabato, sarà dedicato all’incontro sul tema «Teatro in ascolto» (alle ore 16) con interventi di Rodolfo Sacchettini, Viviana Raciti, Campsirago Residenza ( Favole al telefono), Radio India, Frosini/ Timpano, per finire alle ore 18 con «Danza e immagine» con Roberta Nicolai, Laura Gemini, M.A.D. - Balletto Civile, Paola Bianchi (Progetto ELP), Teatrino Giullare. Info: retecritica.wordpress.com.
"
Lo Stabile del Veneto ospita l’edizione di quest’anno, la «9 e ¾»