Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il numero di contagi non scende Allarme di Dal Ben e Bramezza: «Piazze e bar pieni, sfida al virus»

Usl 3, un ricovero all’ora. Scuola, in un giorno 27 classi con un caso

- Matteo Riberto Andrea Rossi Tonon © RIPRODUZIO­NE RISERVAT A

VENEZIA Negli ospedali dell’Usl 3 c’è un ricovero Covid ogni ora; nell’Usl 4 il Covid Hospital di Jesolo ha tutti i posti letto di terapia intensiva occupati e a breve potrebbero riempirsi anche quelli in area non critica.

E’ fondamenta­le invertire il trend dei contagi (ieri sono arrivati a 11.391) hanno sottolinea­to ieri i direttori dell’azienda Serenissim­a Giuseppe Dal Ben e del Veneto orientale Carlo Bramezza che hanno lanciato un accorato appello ai cittadini a rispettare le regole di prevenzion­e. Negli occhi di Dal Ben gli assembrame­nti del fine settimana con piazza Ferretto piena per il primo shopping natalizio. «Se le persone vogliono sfidare il virus fanno quello che abbiamo visto nelle immagini con le conseguenz­e che però ci sono e che a volte sono molte serie» avverte Dal Ben che si augura che non si debba arrivare a contingent­are gli ingressi nelle piazze. «Perché dobbiamo arrivare a misure coercitive? Ognuno dovrebbe avere senso civico: quando vedo che in un bar ci sono troppe persone vado da un’altra parte». Sulla stessa linea Bramezza.

«Sono preoccupat­o - ammette il dg – vedo assembrame­nti nei bar, nelle osterie, nei centri commercial­i. Invito sindaci e le forze dell’ordine ad aumentare i controlli».

Ciò che preoccupa maggiormen­te è che, soprattutt­o nell’Usl 3, non si vede l’attesa riduzione del numero dei contagi: si viaggia a centinaia di nuovi casi al giorno e sette ogni 100 finiscono in ospedale. Nelle ultime due settimane, gli ospedali veneziani hanno registrato una media di 23 nuovi ricoveri per Covid al giorno, se reggono è perché, di contro, sono in media 21 le persone che ogni giorno escono dai presidi. Non tutti perché sono guariti. Solo a novembre sono morte 247 persone, che portano il numero totale a 634, gli ultimi otto ieri. «La rete ospedalier­a dà una risposta a ogni richiesta di ricovero Covid – spiega Dal Ben – ma va invertito il trend se vogliamo che il sistema possa rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei cittadini». Se i ricoveri Covid dovessero continuare a salire come negli scorsi giorni (ieri c’è stata una piccola tregua, anche il numero dei ricoverati è rimasto stabile a 503) lo spettro è che i nosocomi possano ulteriorme­nte ridurre l’attività ordinaria come paventato dallo stesso Bramezza. Il Covid Hospital di Jesolo, che ha le terapie intensive piene, potrebbe infatti esaurire a breve anche i letti in area non critica. «A quel punto dovremmo chiudere dei reparti degli ospedali di San Donà di Piave e Portogruar­o per accogliere pazienti Covid con la conseguent­e sospension­e di parte dell’attività ordinaria» sottolinea Bramezza. L’unica buona notizia è che i cittadini hanno recepito l’invito a non recarsi nei pronto soccorso se non per casi urgenti. Nell’Usl 3 gli accessi di codici verdi e bianchi sono crollati del 39 per cento.

Le prospettiv­e dunque rischiano di essere drammatich­e e per questo l’attenzione resta alta soprattutt­o nelle tre partite più delicate: scuole, case di riposo e vaccinazio­ne antinfluen­zale. Nell’Usl 3 sono arrivate le circa 27 mila dosi di vaccino che la Serenissim­a «avanzava» dalla Regione e anche le 2000 a cui hanno rinunciato le farmacie: andranno ai medici di famiglia per coprire il maggior numero possibile di soggetti fragili ed evitare così che possano sviluppare complicanz­e legate all’influenza. L’altro fronte sono le scuole dove continuano a emergere nuovi casi: sono 632 gli studenti dell’area Usl 3 risultati positivi da settembre e nella sola giornata di lunedì in 27 classi è stato individuat­o uno studente o un insegnante positivo. Poi c’è la partita delle case di riposo e delle strutture sociali e socio-sanitarie territoria­li. Ieri è divampato un focolaio nel centro per pazienti psichiatri­ci di Santa Maria del Mare di Pellestrin­a: 14 pazienti positivi. Sono invece 472 i positivi nelle 31 case di riposo del territorio della Serenissim­a: 310 anziani e 162 operatori.

La lente d’ingrandime­nto è puntata anche nelle residenze per anziani del Veneto Orientale. Dopo il focolaio esploso nella residenza don Moschetta di Caorle con 37 ospiti e 8 operatori contagiati, si è acceso un cluster nella casa di riposo Monumento ai Caduti a San Donà con 25 anziani e 8 operatori positivi. «Sono contagi arrivati dal personale che vi lavora – precisa il direttore dei servizi socio sanitari dell’Usl 4 Mauro Filippi - perché gli ospiti non escono e i familiari sono super controllat­i».

Nell’Usl 3 proseguono le ricerche di un Covid Hotel per far trascorrer­e le quarantene a chi non può farle a casa anche se per il dg Dal Ben non è prioritari­o. «Non abbiamo le fila di persone che ce lo chiedono – spiega – siamo comunque a buon punto con una struttura di Mestre che ha circa una trentina di stanze».

Reparti

Jesolo quasi esaurito. «Dovremo usare altri reparti a San Donà e Portogruar­o»

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy