Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Perseguitata sposa lo stalker Ma il giudice lo condanna
STRA Quando si sono lasciati lui non ha accettato la separazione, ha iniziato a seguirla, a chiamarla, a presentarsi fuori dalla porta in piena notte, tanto da convincerla a rivolgersi alle autorità, che infatti hanno imposto all’uomo l’obbligo di non avvicinarsi più a lei. L’uomo però non l’ha rispettato, la vicenda si è inasprita ed è arrivata in tribunale. Ieri la sentenza, ma nel frattempo le cose sono cambiate: stalker e perseguitata, infatti, non solo si sono riappacificati ma
sono addirittura convolati a nozze. Ritirate le denunce, resta però il mancato rispetto degli ordini del giudice.
La storia risale allo scorso anno quando lui — classe 1992, di origini romene — viene cacciato dalla casa della donna, dove abitava come convivente. Non si rassegna però e inizia una stagione di telefonate, improvvisate alla porta, biglietti, diversi tentativi di strappare un bacio, arrivando persino a introdursi in camera di lei attraverso una finestra per consegnarle un regalo. Mano a mano che la donna resisteva, però, gli apprezzamenti diventavano insulti e ai tentativi di approccio si affiancavano le minacce, nel caso l’avesse sorpresa con un altro uomo.
Dopo le prime udienze non ha desistito, se non a parole: ha promesso di lasciarla in pace, ha ribadito il suo amore, ma di fatto continuava a tormentarla in ogni modo. Ma poi qualcosa è cambiato: i due (ex fidanzati) alla fine sono tornati nuovamente assieme, addirittura si sono sposati (anche se, per il tribunale, non avrebbero neppure dovuto trovarsi nella stessa stanza). Il giudice non ha potuto stracciare tutto: la violazione delle ordinanze di allontanamento infatti resta un illecito, per cui ieri l’uomo è stato condannato a nove mesi. Cancellate, invece, le accuse di violenza: il fatto non sussiste.
Cancellate le accuse di violenza, l’uomo è stato condannato per illecito