Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

I «gemelli» di Goldoni debuttano in streaming

Lo Stabile non si ferma: il 13 l’opera diretta da Malosti

- Caterina Barone

Èil momento delle scelte coraggiose per il settore teatrale bloccato dalle misure anti Covid e certamente coraggiosa è la decisione del Teatro Stabile del Veneto di portare avanti il lavoro su I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni con la regia di Valter Malosti.

Lo spettacolo, una produzione veneta alla quale concorrono TPE - Teatro Piemonte Europa e Teatro Metastasio di Prato, sarebbe dovuto andare in scena la primavera scorsa. Rimandato a causa del primo lockdown, era stato riprogramm­ato per la stagione teatrale 20/21 con debutto previsto per i primi di dicembre al Goldoni di Venezia.

Vista la situazione contingent­e, la prima nazionale sarà invece online, disponibil­e in streaming solo il 13 dicembre a partire dalle 19 su Backstage, la piattaform­a digitale e gratuita dello Stabile del Veneto (www.teatrostab­ileveneto.it). L’iniziativa è strategica non solo da un punto di vista culturale, ma anche occupazion­ale, poiché consente di mantenere in vita un meccanismo teatrale che coinvolge 30 lavoratori tra cast artistico e maestranze.

Fra gli interpreti Marco Foschi nel doppio ruolo dei gemelli Zanetto e Tonino, Danilo Nigrelli (Pancrazio), Marco Manchisi (Arlecchino / Pulcinella) e Irene Petris (Beatrice). Scene e luci sono di Nicola Bovey, il progetto sonoro è di

G.U.P. Alcaro e i costumi di Gianluca Sbicca. Da segnalare anche la pubblicazi­one in contempora­nea del testo, a cura di Piermario Vescovo, nell’Edizione critica nazionale delle Opere di Goldoni edita da Marsilio.

I due gemelli veneziani è il primo incontro di Malosti con Goldoni, in quello che il regista definisce «un lavoro a ritroso attraverso gli autori fondamenta­li nella costruzion­e di una lingua italiana per la scena, a partire da Giovanni Testori, passando per Pier Paolo Pasolini e Carlo Emilio Gadda, fino ad approdare a Pirandello e ora Goldoni: una ricerca sulla “nostra” lingua, anzi meglio sulle “nostre” lingue».

L’approccio filologico alla commedia consente al regista di scandaglia­re la ricchezza della scrittura goldoniana e la capacità dell’autore di origini venete di creare intrecci complessi e trascinant­i. Così si presenta allo spettatore I due gemelli, testo comico e tragico insieme, che coinvolge il pubblico in una ridda di duelli, amori e tradimenti, fughe, prigioni, riconoscim­enti, costruiti con arte intorno all’invenzione dei due gemelli identici ma opposti di carattere, uno sciocco e ingenuo, l’altro astuto. Una trama nella quale si innestano risvolti inquietant­i sulla famiglia, l’identità, l’amore e la morte.

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