Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il ddl Zan tra le righe «Non mettere da parte Dio»
Le morti di Covid, la crisi economica, la necessità di ripartire riscoprendo la fede e un riferimento, tra le righe, al Ddl Zan. Sono i temi che il patriarca Francesco Moraglia toccherà nell’omelia per la messa del Redentore. «I grandi totalitarismi del Novecento e il relativismo sempre più pervasivo ci hanno mostrato cosa significhi mettere da parte Dio – afferma - Tutto diventa liquido e precario. Anche la deriva del “politicamente corretto” rientra in una visione antropologica complessiva che porta a non attribuire significato e gusto alla realtà, impoverita da ogni riferimento alla verità e al bene. Se si mette da parte Dio, in realtà, non si abolisce Dio, ma l’uomo». L’omelia ripercorre l’ultimo anno e mezzo: i lutti, i drammi economici. «Viviamo un tempo di prova che suscita in noi domande continue che, nella festa del Redentore, si ripropongono con forza. Perché Dio ci ha così provato? Perché tanti lutti? Le ingiustizie e la morte rimangono le grandi obiezioni nei confronti di Dio», si legge nell’omelia. «La salvezza e la speranza cristiana nascono da un evento reale: la Pasqua di Gesù, il Risorto. Guardiamo al Redentore per acquisire la sapienza necessaria al nostro modo di vivere, sentire, progettare, parlare, agire. Abbiamo bisogno di attingere nuovamente alle fonti, vive e vere, della salvezza e della speranza cristiana». (m. ri.)