Un caso ogni 100 test incidenza decuplicata Isolamenti di massa

Selle: vaccino per essere liberi. L’Usl 4: tanti posti liberi

VENEZIA Ragazzi che rientrano dall’estero o che hanno partecipato a feste di laurea, aperitivi o ai caroselli degli Europei. L’età media dei positivi si è abbassata a 30 anni: sono i più giovani che stanno soffiando sulla ripresa dei contagi che allarma le aziende sanitare. I dati non lasciano dubbi: nell’Usl 3, in una settimana, l’incidenza dei positivi sui tamponi effettuati è schizzata da uno ogni mille a uno ogni cento. I contagi crescono veloci: dall’1 al 9 luglio la Serenissima ha registrato 48 positivi, dal 10 al 14 ben 116 (+141 per cento). «Invito i giovani a prenotarsi il vaccino: ci sono 11.668 slot aperti dal 13 agosto all’8 settembre: approfittatene», l’appello del dg dell’Usl 3 Edgardo Contato che si rivolge in particolare ai 30enni (tra vaccinati e prenotati è stato raggiunto il 59,8 per cento) e ai giovanissimi tra i 12 e i 19 anni per i quali la percentuale crolla al 37. « Se vogliono mantenere la libertà è fondamentale che si vaccinino», rincara il direttore del Sisp Vittorio Selle, preoccupato dall’avanzare della variante Delta. La mutazione indiana rappresenta già il 34 per cento dei casi e presto scalzerà l’inglese (40), mentre la brasiliana è ancora minoritaria (2).

La variante Delta sta costringendo le Usl a una campagna di screening a tappetto e a isolamenti di massa. «Essendo più contagiosa, ci porta a tracciare anche i contatti meno stretti – precisa Selle – per ogni caso mettiamo in quarantena tra le 10 e le 15 persone». Sarebbero dunque già circa 6 mila. Le indagini epidemiologiche sono poi sempre più complicate perché, tra i positivi, molti sono ragazzi che rientrano dall’estero. Paradigmatico il caso di due veneziani che, tornati da Malta, hanno scoperto di essere positivi costringendo l’Usl 3 a fare un’indagine anche sui passeggeri del volo. Se i casi aumentano, le fasce di popolazione più anziana sono però largamente coperte dal vaccino e questo si riflette sulle presenze in ospedale. Al momento c’è un solo ricoverato: un ragazzo di 18 anni che da dieci giorni è nel reparto di Malattie infettive del Civile, ma e presto verrà dimesso). Nel complesso, ieri ci sono stati 44 nuovi casi – i positivi salgono a 543 – e due decessi.

Il trend dei contagi nel Veneto Orientale, con 40 nuovi positivi in una sola settimana, al momento non preoccupa le autorità sanitarie, ma va monitorato con attenzione. «L’attività di gestione del Covid continua a 360 gradi, da un lato con i vaccini, dall’altro con i tamponi», spiega il direttore dei servizi sociosanitari Paola Paludetti. Fondamentale resta il tracciamento, che però più salgono i casi e più è difficile. «Prevediamo un importante aumento nelle prossime settimane - avvisa il direttore del dipartimento di prevenzione Anna Pupo - Assisteremo a un andamento simile a quello registrato in Inghilterra, anche se in misura inferiore».

I dati aggiornati a ieri parlano di 59 positivi in tutto il territorio dell’Usl 4, con Jesolo e San Donà che ne contano 8 ciascuna. Non risultano casi tra i turisti, la maggior parte ha tra i 15 e i 24 anni e nessuno risulta ricoverato. E’ per questo che si guarda ai ragazzi anche per la campagna vaccinale, che dopo un iniziale boom di prenotazioni si è lentamente arenata. «Un po’ l’ingresso nel cuore dell’estate, un po’ i dati confortanti e un po’ la pigrizia», le cause per Paludetti, la quale ricorda però che «chi si vaccina adesso è colui che aiuta maggiormente a evitare la diffusione del virus in autunno». Nel frattempo aumentano gli over 60 che rifiutano il vaccino Johnson&Johnson. «I dati dimostrano che è sicuro ed efficace, anche contro la variante», aggiunge Pupo. Complessivamente il 51 per cento dei vaccinabili hanno completato il ciclo, mentre il 15 ha ricevuto solo la prima dose. «L’obiettivo è arrivare all’80 - conclude – e credo ci arriveremo». Per agosto ci sono 29 mila posti, ma solo 4 mila prenotati.