Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Trasporti e servizi, impennata delle malattie Appello del sindaco: mantenere i toni bassi
Disagi limitati per Actv e Veritas. Zuin: grazie ai dipendenti. I casi dei lavoratori senza green pass
VENEZIA Le malattie ieri hanno subito un’impennata un po’ ovunque: nei servizi (soprattutto in Actv che ha visto raddoppiare i numeri), nel commercio e negli uffici comunali. Ma il D-Day del green pass ha avuto un esordio migliore delle aspettative che avevano fatto temere il caos, specie nei trasporti e nella raccolta dei rifiuti. Limitati anche picchetti e proteste nel territorio (manifestazione a parte). «Credo nel vaccino e mi sono vaccinato, ma l’appello che faccio a tutti è mantenere i toni bassi e non giudicare le persone che non vogliono ancora farlo», ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro intervenendo a Tg2Post. Venezia ieri la sua parte l’ha fatta. Non sono mancati i casi limite, come la dipendente di Actv che voleva prendere servizio senza avere possedere il green pass, così come due dipendenti amministrativi dell’Usl 4 che sono stati rispediti a casa, una manciata di dipendenti del Casinò che alla mezzanotte di giovedì hanno lasciato le sale perché senza certificazione (ed entrava in vigore l’obbligo), e una cinquantina di comunali che sono rimasti a casa.
Il trasporto pubblico locale non ha subito i contraccolpi che si temevano, il servizio di navigazione è stato regolare, nell’automobilistico la riduzione ha raggiunto il 5 per cento delle corse in coerenza con le previsioni di assenza dei lavoratori. Nessun taglio alle linee è stato necessario, a differenza di quanto aveva annunciato l’azienda, alla fine tutto si è svolto nel rispetto dell’orario e lo stesso sembra che avverrà nei prossimi giorni. «Abbiamo avuto assenze per mancanza del green pass in linea con le previsioni e che erano state comunicate, dimostrando così il funzionamento della procedura di richiesta preventiva ai dipendenti con apposite comunicazioni», commenta l’assessore alle Società partecipate Michele Zuin. Nell’automobilistico, nonostante le assenze dei dipendenti maggiori del previsto, a causa di malattia l’azienda è riuscita a contenere al minimo i disservizi.
Un’ottantina rispetto alla media che solitamente si attesta tra 30 e 40, ma c’è da considerare che alcuni si sono appena vaccinati e non hanno la certificazione verde, mentre altri non erano riusciti a fare i tamponi per esibire il green pass. Per quanto riguarda Veritas non sono emersi disagi nella gestione dei rifiuti, e le assenze sono state coerenti con le comunicazioni effettuate dai lavoratori. Ai 20 «No green pass» dichiarati (che avevano risposto al questiona r io di cendo che non l’avrebbero avuto e che non intendevano averlo), si sono aggiunte alcune persone che avevano fatto la prima dose del vaccino, ma non erano passati i 15 giorni prescritti per avere il certificato. Sono lavoratori di Venezia, Murano e Burano tra piloti, netturbini e personale vario dell’igiene urbana a Mestre, in terraferma e in provincia. Sono state rimandate a casa all’inizio del turno e sono in ferie (se le hanno) oppure assenti in attesa che scadano i termini per poter rientrare. Al Casinò non ci sono stati problemi per sospensioni legate alla mancanza del certificato. Nel Veneto orientale Atvo ha ridotto di circa il 7 per cento le corso a causa di un numero consistente di assenze di dipendenti nel Portogruarese.
«Si devono ringraziare tutti i lavoratori che hanno prestato regolarmente il servizio garantendo così i servizi essenziali per i cittadini e la città in un momento così particolare e delicato come quello che stiamo vivendo » , ha commentato a fine giornata Zuin.