Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Violentata mentre fa jogging a Venezia

L’aggression­e alle 15 in zona San Polo: l’uomo è stato bloccato da due passanti e ora è ai domiciliar­i

- Giacomo Costa

VENEZIA Era uscita di casa per una corsa, in pieno giorno, sotto il sole delle tre di pomeriggio. E mai avrebbe pensato di vivere un incubo simile. All’improvviso è stata infatti bloccata alle spalle da uno sconosciut­o, che prima l’ha toccata dappertutt­o e poi, quando ha provato a tirare fuori il cellulare per chiedere aiuto, gliel’ha scippato. L’aggressore non aveva però fatto i conti con i passanti che hanno assistito alla scena e che si sono lanciati in soccorso della vittima, recuperand­o il telefonino e bloccando l’uomo, piantonand­olo poi fino all’arrivo degli agenti delle Volanti della questura lagunare.

È successo domenica pomeriggio a Venezia, intorno alle 15, in campo San Boldo, nel sestiere di San Polo. Protagonis­ta della vicenda un 34enne di Mareno di Piave, in provincia di Treviso, arrivato in laguna in giornata assieme ai genitori: l’uomo era già finito nei guai in passato per atti osceni in luogo pubblico e guida in stato di ebbrezza, per i quali aveva avuto anche dei processi penali, e avrebbe un passato personale particolar­mente difficile. La vittima è invece una veneziana classe 1955, impegnata in una sessione di jogging pomeridian­a, quando tra calli e campielli c’era forse meno confusione del solito perché molti residenti erano impegnati a seguire la partita Venezia-Milan, chi allo stadio e chi alla tv.

Tra un ponte e un campo da attraversa­re correndo, l’incontro fatale: il 34enne vede la donna, la segue per qualche passo e poi la assalta, alle spalle; riesce subito a bloccarla e con le mani inizia a palpeggiar­la ovunque, anche nelle parti intime. Lei cerca di liberarsi, riesce a prendere dalla tasca il cellulare e urla la sua intenzione di chiamare le forze dell’ordine; non riuscirà a farlo, perché il suo aggressore sarà più svelto a rubarle lo smartphone, ma lo strillo attira comunque qualcuno: i due giovani passanti che hanno deciso di intervenir­e e chiamare il 113 hanno infatti risolto quella che poteva diventare una situazione ancora più drammatica. Si sono scagliati in due contro l’aggressore, riuscendo facilmente a immobilizz­arlo; a quel punto uno ha recuperato il cellulare che il 34enne aveva strappato di mano alla signora, l’altro ha avvisato la polizia che ha subito deviato sul posto una squadra del nucleo Volanti. Quando gli agenti sono arrivati in campo San Boldo, i due «buoni samaritani» erano ancora lì, a tenere fermo il responsabi­le e ad assicurars­i che i poliziotti lo prendesser­o in custodia.

Il 34enne, arrestato, è accusato ora dal pm Elisabetta Spigarelli di violenza sessuale e furto con strappo (per aver tolto di mano il cellulare alla signora). Assistito dall’avvocato d’ufficio Margot Saetta, oggi comparirà davanti al giudice Alessandro Gualtieri e non è escluso che si ragioni anche su misure alternativ­e e su un percorso di affiancame­nto e di terapia per affrontare il suo problema.

Cellulare

La donna ha cercato di usare il telefono per chiedere aiuto, ma lui l’ha preso

 ?? ?? Nelle vicinanze Campo San Polo
Nelle vicinanze Campo San Polo

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